Compost e puzza, polemica a Samassi: “Qui l’aria è irrespirabile”

Il sindaco Pusceddu pronto a intervenire: “In questi giorni, con la Polizia municipale e la Compagnia Barracellare, abbiamo dovuto fare i salti mortali per ricondurre il tutto alla normalità. A tal proposito sto predisponendo un’ordinanza che impedirà di poter far ciò che finora è stato fatto a discapito della cittadinanza”


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Da settimane l’aria di Samassi è diventata irrespirabile. Un fetore insopportabile, che irrita le narici dei residenti e di tutti coloro che attraversano il paese. Il motivo? Il compost, concime utilizzato, senza però alcuna norma in vigore, per approvvigionare le terre delle giuste proprietà organolettiche. Il compostaggio è un processo esoergonico (liberazione di energia termica – aumento della temperatura) di parziale decomposizione del materiale organico fresco in presenza di ossigeno che ha tra i suoi obiettivi quello di ottenere dei prodotti organici stabilizzati, con un contenuto adeguato di macronu- trienti (azoto, fosforo, potassio, ecc..) e con una buona biodiversità microbica (batteri, funghi, alghe, ecc.).

Una preziosa risorsa insomma, dall’odore decisamente nauseante e insopportabile però. Vi sono dei piccoli espedienti da adottare per l’utilizzo, come sotterrare il concime naturale, che evidentemente non vengono adottati. Le proteste da parte della popolazione non sono passate inosservate. “La situazione non è più sopportabile – spiega Enrico Pusceddu, sindaco di Samassi – e ormai, oltre le giuste procedure, non si applicano neanche più le logiche del buon senso da parte di chi utilizza il compost nei suoi campi. In questi giorni, con la Polizia municipale e la Compagnia Barracellare, abbiamo dovuto fare i salti mortali per ricondurre il tutto alla normalità. A tal proposito sto predisponendo un’ordinanza che impedirà di poter far ciò che finora è stato fatto a discapito della cittadinanza”. 


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