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Colpo duro per la Sardegna: la Corte Costituzionale boccia la legge finanziaria della Regione. La decisione è arrivata oggi: la Corte contesta l’articolo 3 della legge e ne dispone quindi la sua illegittimità. Il parere della Corte dunque parla chiaro: “La Regione Sardegna dovrà assumere appropriati provvedimenti ecponomici, in ordine alla cui concreta configurazione la perdurante discrezionalità del legislatore regionale sarà limitata dalla priorità dell’impiego delle risorse disponibili per il riequilibrio del bilancio 2016 e del successivo biennio, nei termini precedentemente individuati”.
“Avevamo già provveduto a sanare la situazione per garantire l’equilibrio di bilancio della Finanziaria 2016 e dunque erano già venute meno tutte le ragioni del contendere. Purtroppo c’è stato un problema di allineamento dei tempi: la nostra legge di variazione di bilancio, che garantisce appunto la sanatoria dell’unico punto tecnico impugnato dal governo, è stata promulgata il 5 dicembre, mentre la sentenza della Consulta, sebbene sia stata pubblicata oggi, è datata al 23 novembre scorso. Eravamo consapevoli sin dal primo momento che il rilievo era meramente tecnico, ci siamo impegnati a fare la correzione contabile, come poi abbiamo puntualmente fatto, e perciò non c’eravamo neanche costituiti in giudizio. Quindi, nella legge 32 del 2016 (la variazione di bilancio) è stata data integrale copertura al disavanzo tecnico di 31 milioni contestato dal Governo. È utile comunque ribadire che la Finanziaria del 2016 non viene in alcun modo messa in discussione nella sua sostanza”. Lo dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci.