Retromarcia del Governo. Non basterà un alunno positivo al Covid per far scattare la didattica a distanza per la classe intera. Ne serviranno almeno tre.
La circolare è stata superata da un nuovo intervento del ministero, con una nota esplicativa di chiarimento alla circolare stessa. Il generale Figliuolo cha promesso di intensificare il tracciamento nelle scuole mettendo nuove risorse a disposizione delle Asl.
La novità ha colto di sorpresa i presidi sardi. “Dovrà uscire un’altra circolare, ma al momento siamo sconcertati”, dichiara Massimo De Pau, presidente dell’associazione dei presidi in Sardegna, “da servitori ci adegueremo alle direttive, ma l’importante è che ci sia chiarezza in questo variare di applicazioni del protocollo anche se capiamo che il problema principale, il collo di bottiglia, è il tracciamento. Adesso vediamo perché la l’idea di tornare a “su connottu”, cioè al vecchio protocollo, era probabilmente un tentativo di nascondere le problematiche dei tracciamenti, attendiamo chiarezza. Noi dirigenti scolastici facciamo tanto spesso ci sostituiamo perfino all’Ats, e siamo disponibili. Ora e aspettiamo la prossima circolare, prevista tra oggi e domani
In tanti invocano i vaccini obbligatori. “È un problema esclusivamente politico e noi siamo dei servitori dello Stato”, aggiunge De Pau, “le soluzioni le dà il Governo. Noi ci siamo sempre attenuti alle norme l’importante è che siano applicabili facilmente. Il problema riguarda principalmente i bambini dell’infanzia che non hanno mascherina, la maggior parte dei casi di quarantene o positività riguardano i bimbi del primo ciclo, mentre dai 12 in su molti sono già vaccinati”.