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Battaglia persa per chi da anni si opponeva al passaggio all’ente, con una nota ufficiale Egas ha dichiarato il passaggio, nonostante appelli e ricorsi, respinti, presentati dalle istituzioni locali. I cittadini “no Abbanoa”, che hanno formato un comitato spontaneo, qualche mese fa avevano anche occupato, simbolicamente, l’aula consiliare di via Serra. Manifestazioni e marce per difendere il bene pubblico sono cadute nel vuoto. Un contenzioso formatosi anche tra le istituzioni locali e gli enti di gestione che “ha trovato definizione, da ultimo, con la sentenza del Consiglio di Stato di rigetto del ricorso in appello promosso dal Comune.
In virtù dell’assenza di legittimazione del Comune alla prosecuzione della gestione del S.I.I., occorre pertanto porre in essere le attività necessarie a dare attuazione al trasferimento delle infrastrutture idriche e fognarie. A tal fine, si invitano l’Amministrazione comunale ed il Gestore a dare avvio alle procedure per l’acquisizione al perimetro d’ambito delle infrastrutture idriche e fognarie” ha comunicato Egas al Comune e ad Abbanoa.
Le reazioni: dure quelle dell’opposizione che si è espressa in merito. “Questo dimostra l’incapacità del nostro sindaco di gestire una situazione che poteva essere risolta – afferma il consigliere Carlo Pahler – il capitolo finale che pone la pietra d’accesso di Abbanoa, una grossa sconfitta, il primo cittadino ora dovrà valutare le future azioni, se rimanere in carica oppure dimettersi”.