Estate ai nastri di partenza, caldo già presente su tutta la Sardegna al pari dei primi turisti. E non tutti sono civili, anzi. A Cala Sinzias, una delle innumerevoli perle marine isolane, ecco spuntare un gruppo di vacanzieri cafoni. A denunciarlo è Andrea Marongiu, impiegato 51enne di Cagliari: “Non ho potuto fare a meno di notare, e di sentire, un gruppo di ragazzi toscani che con la massima noncuranza gettavano le cicche delle loro sigarette sul bagnasciuga, in acqua e sulla sabbia. Dopo l’ennesimo avvistamento, nervoso dalla rabbia, ho pensato di chiamare la Polizia Municipale non prima però di essermi procurato delle prove, cioè il video”, racconta Marongiu. “Purtroppo, però, dall’altra parte del telefono sono rimasto in attesa a lungo ascoltando per almeno 10 minuti la musichetta e visto che non mi ha risposto nessuno ho dovuto chiudere”. E così, purtroppo, i cafoni toscani si sono fatti la loro giornata al mare inquinando un bene di tutti, in pratica universale.
“Ci tengo a dire che qui in Sardegna sono tutti benvenuti, tranne i maleducati che non hanno la minima conoscenza dell’ambiente e il rispetto necessario che si dovrebbe avere qualunque luogo si visiti, ecco perché certi esseri umani dovrebbero rimanere chiusi nelle loro case; facciamo volentieri a meno di loro, creano solo danni”.








