(Nella grafica, gli arrestati)
Ufficialmente si trattava di persone che conducevano uno stile di vita fin troppo agiato, sebbene disoccupati o nullatenenti, ma “dietro le quinte” gestivano una vera e propria “catena di montaggio”, con la coltivazione della marijuana in alcuni terreni della provincia di Cagliari, il relativo trasporto e la vendita della droga in vari punti dell’Isola, grazie ad una accurata rete di spacciatori. Scarsi invece i canali di approvvigionamento di stupefacente dalla Penisola verso la Sardegna, tutto rigorosamente in casa insomma, dove ognuno aveva un proprio compito specifico. Oltre due milioni di euro il giro di affari legato alla vendita dello stupefacente nel mercato nero, una vera e propria associazione a delinquere (come hanno puntualizzato gli investigatori), specializzata e collaudata nello spaccio della droga: attività illecita che alla fine è stata però bloccata a seguito di accurate attività di indagine condotte tra il 2010 e il 2012 (con decine appostamenti prima e di perquisizioni domiciliari poi), da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari e del Nucleo Investigativo: all’alba di questa mattina, è scattata l’operazione denominata “Oristano”, dove sono stati notificati 14 provvedimenti restrittivi, con sei arresti.
GLI ARRESTI. Quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere a Uta per Pietro Piccioni (46 anni, di Quartu), Riccardo Aliberti (42, di Sestu), Davide Porcu (40enne, di Selargius) e Fausto Cadelano (48, di Quartucciu, già in carcere a Nuoro Badu ‘e Carros per un’altra vicenda legata a reati specifici). Ai domiciliari sono finiti Pier Franco Pisano (40, di Selargius) e Sergio Meloni (68, di Cagliari), con le indagini coordinate dal pm Rossana Allieri, che hanno portato anche al provvedimento (da parte del gip Giampaolo Casula), di obbligo di firma per altrettanti 20 indagati. Unico destinatario del provvedimento di obbligo di firma invece per Marco Cossu, per il quale i militari dell’Arma hanno rinvenuto in un terreno di sua prorietà un fucile con matricola abrasa.
I NUMERI. I dettagli dell’operazione, illustrati stamane in conferenza stampa in via Nuoro dal tenente colonnello del Comando Provinciale, Ivan Giorno e dal capitano del Nucleo Investigativo Carabinieri, Michele Cappa, sono imponenti: oltre cento i militari impegnati, con l’elicottero dell’Elinucleo Carabinieri Elmas e i Cacciatori di Sardegna, diversi i territori dove sono stati intensificati i controlli e le perquisizioni domiciliari, (tra Cagliari, Elmas, Sestu, Monserrato, Nuoro e Tempio Pausania).













