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di Franco Magi
Le graduatorie della linea di intervento 1 e della linea di intervento 3 del programma regionale per il sostegno economico a famiglie e persone in situazioni di povertà e di disagio del Comune di Capoterra sono irregolari, ed andranno completamente riviste. L’ufficio dei servizi sociali ha infatti ingiustificatamente escluso dalla graduatoria, sul presupposto fuorviante che non fossero disoccupati, perfino nuclei familiari in condizione di estremo disagio con redditi da voucher di poche centinaia di euro annuali ovvero con contratti di lavoro da € 1.500,00 annui (120,00 euro mensili!).
Peccato che la Circolare n. 34 del 23-12-2015 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiarisca la portata giuridica della “condizione di non occupazione ai sensi dell’articolo 19, comma 7, del decreto legislativo n. 150/2015”, stabilendo che “le norme nazionali o regionali ed i regolamenti comunali che condizionano prestazioni di carattere sociale allo stato di disoccupazione si intendono riferite alla condizione di non occupazione”, definendo la stessa in modo lapalissiano“fa riferimento alle persone che non svolgono attività lavorativa, in forma subordinata, parasubordinata o autonoma ovvero a coloro che, pur svolgendo una tale attività, ne ricavino un reddito annuo inferiore al reddito minimo escluso da imposizione. Tale limite è pari, per le attività di lavoro subordinato o parasubordinato, ad euro 8.000, e per quelle di lavoro autonomo ad euro 4.800”; Senza scomodare la chiarissima normativa – sarebbe inverosimile, e contrario alla finalità dell’intervento, pensare che un nucleo familiare di quattro componenti possa vivere con € 1.500,00 lordi annui.
Tale modo di agire, oltre che violare le previsioni normative e svilire la ratio della legge (introducendo gravissime forme di iniquità sociale), costituisce “un unicum” su tutto il panorama regionale, posto che in nessuno dei 377 comuni della Sardegna vengono esclusi dagli interventi di contrasto alle povertà estreme soggetti con il reddito di pochi voucher. I soggetti inopinatamente esclusi dall’accesso alle graduatorie sono numerosissimi. Con una interrogazione consiliare il Consigliere Magi (Psd’Az) chiede all’Assessore competente se ritenga di dover rivedere con ogni consentita urgenza la graduatoria definitiva del “programma regionale per il sostegno economico a famiglie e persone in situazioni di povertà e di disagio. Annualita’ 2015 – linea d’intervento 1 e linea d’intervento 3”, riammettendo ai benefici i soggetti in condizione di disagio ingiustificatamente esclusi, ivi compresi i soggetti a cui è stato “suggerito” di rinunciare ai benefici.