“Campagna antincendi, la Sardegna non si smentisce: ancora tagli”

Ancora tagli alle risorse per i vigili del fuoco, la rabbia dei sindacati: “Proclamato lo stato di agitazione.  I sardi sappiano che i proclami dell’Assessore Spano e le autocelebrazioni lasciano il tempo che trovano”


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“Anche quest’anno la Regione Sarda non si è smentita. Nonostante le direttive della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Capo della Protezione Civile, che invitano le Regioni a sottoscrivere convenzioni con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per il contrasto degli incendi boschivi, l’Assessore Regionale all’Ambiente ha ben pensato di tagliare i già esigui fondi che la Regione Sarda metteva a disposizione per sottoscrivere l’accordo di collaborazione con i Vigili del Fuoco. Negli anni passati, la somma che veniva versata dalla Regione Sarda nelle casse dello Stato per i Vigili del Fuoco, era appena di 600,000 Euro. Somma sicuramente insufficiente e versata, nonostante gli accordi sottoscritti, con gravi ritardi. Oggi, i fondi previsti, sono solo 430,000 Euro. Se a questo aggiungiamo anche il fatto che l’acquisto di alcuni mezzi fuori strada, previsti nell’accordo sottoscritto nel 2016 e da assegnare ai Vigili del Fuoco è stato disatteso, dobbiamo dire che, oltre al danno, i Vigili del Fuoco e i Sardi devono subire anche la beffa. Quest’assurda e irresponsabile decisione comprometterà la partecipazione del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco alla Campagna Antincendi 2017. Questo nonostante gli annunci e i proclami fatti dall’Assessore Regionale all’Ambiente SPANO che, deve capire, una volta per tutte, che i Vigili del Fuoco dipendono dal Ministero dell’Interno e non, per fortuna, dalla Regione Sarda e dal suo assessorato in particolare. I cittadini devono sapere che le esigue risorse messe a disposizione dalla Regione Sarda, non consentiranno il potenziamento delle sedi istituzionali dei Vigili del Fuoco e l’apertura delle sedi stagionali.

Le parti sociali CISL-CGIL-UILCONAPO e CONFSAL, unitariamente, hanno già proclamato lo stato di agitazione del personale. “Questo significa che i Vigili del Fuoco, per quanto riguarda la lotta contro gli incendi boschivi, saranno in campo solamente durante l’orario ordinario di servizio. I Sardi sappiano anche che i proclami e le autocelebrazioni dell’Assessore SPANO lasciano il tempo che trovano. I Vigili del Fuoco hanno iniziato a spegnere gli incendi boschivi e sopperire alla latitanza della Regione Sarda fin dai primi giorni del mese di maggio. Dov’era l’apparato regionale tanto decantato dall’Assessore? Perché dopo le ore venti, anche durante tutta la stagione estiva, sul campo ci sono solo i Vigili del Fuoco? Il comportamento della Regione Sarda è un’assunzione di responsabilità non indifferente. Come mai accade questo nonostante i tanti milioni di Euro previsti per la lotta contro gli incendi boschivi? Il Capo della Protezione Civile Nazionale, Ing. CURCIO, in merito agli incendi che hanno devastato alcune zone della Sicilia, ha ricordato che la responsabilità per la lotta contro gli incendi boschivi è di competenza delle Regioni. Lo Stato, quando può, collabora con i pochi uomini e mezzi disponibili. Già, lo Stato. Cioè il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il compito che la legge attribuisce ai Vigili del Fuoco è quello del soccorso tecnico urgente. Nella stagione estiva, gli incidenti stradali, il soccorso alle persone, gli interventi per gli incendi di abitazioni ecc., si moltiplicano. Ormai, troppo spesso, siamo distratti dai nostri compiti istituzionali per sopperire a quelli della Regione Sarda. Adesso è però arrivato il momento di dire basta! Questi sindacati valuteranno, a tutela dei Vigili del Fuoco, anche la possibilità di adire le autorità competenti per eventuali omissioni che la Regione Sarda commetterà sui compiti attribuitigli dalla legge in merito alle responsabilità sull’estinzione degli incendi boschivi. I Vigili del Fuoco saranno tutelati, preventivamente, se dovessero rispondere in ritardo alle richieste di soccorso dei cittadini perché impegnati a coprire le carenze e la latitanza della Regione Sarda. Ma le problematiche non finiscono qui. Che cosa ha fatto la Regione perché i Sindaci garantiscano idonee risorse idriche per consentire il rifornimento dei mezzi antincendio? C’è una mappatura del territorio con gli idranti attivi disponibili? Le risposte sono negative! Le autorità competenti saranno, sempre a tutela del personale dei Vigili del Fuoco e dei cittadini, preventivamente informate anche di questo. Ci spieghi l’Assessore Regionale all’Ambiente, anzi, lo spieghi ai Sardi, a cosa servono i bollettini che la Protezione Civile Regionale trasmette ai vari Enti se, dopo le venti, i Vigili del Fuoco, con i pochi e vetusti mezzi a disposizione, progettati per gli interventi di soccorso in ambito urbano e stradale sono i soli a essere operativi.”


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