“Qualche volta capita di ricevere telefonate o email con tantissime domande, tutte particolari, e quando chiedono se i massaggi sono svolti da ragazze orientali è chiaro che vogliono andare a parare lì”. Cioè nell’”extra”, vietato dalla legge italiana, “del sesso”. Lo confessa a video intervista terminata Manuela Giannino, 49enne cagliaritana, dal 2017 alla guida di un centro massaggi in via Cimarosa. Ma la maggior parte di chi frequenta il centro lo fa perché ha bisogno proprio “di staccare un’oretta dallo stress e dai problemi, concedendosi magari un massaggio thailandese, una sorta di yoga e stretching che si svolge rimanendo vestiti” su un maxi materasso messo per terra. E il mercato dei massaggi vola alto: “Abbiamo numerose richieste, da tutte le fasce d’età”, confida la Giannino. Insieme a lei operano altre due ragazze.
“C’è chi ha un problema familiare, chi arriva alla fine di una dura giornata di lavoro e deve staccare da tutto per almeno un’ora”. E, se è vero come è vero che è anche un business, quello dei massaggi fa il paio, come settore lavorativo in attivo, con quello del cibo: “Sì, è vero. Sono comunque due cose diverse”, puntualizza la 49enne, “penso sia meglio regalarsi un momento di pace spirituale e non, per esempio, una maglietta nuova che, magari, non serve”. Di sicuro, nei confronti delle pratiche e tecniche orientali, il velo di diffidenza è ormai stato totalmente “strappato” anche a Cagliari: “I giovani ventenni conoscono bene tutti i massaggi, i sessantenni invece sono incuriositi ancora di più perché, magari, hanno scoperto queste tecniche durante un viaggio all’estero”.