Frutta e verdura finiscono nel mirino dei cagliaritani. Fanno bene al corpo ma, nelle ultime settimane, sembra contribuiscano anche ad “alleggerire” i portafogli. La lista è lunga: dalle cipolle ai pomodori, dalle arance alle banane, i prezzi sono al rialzo. Dopo la denuncia dell’Adoc e il doppio “sos” del presidente Christian Solinas, un’ulteriore conferma arriva dai cagliaritani impegnati a far la spesa in questi primi giorni della fase due. Le lamentele non mancano e, stando alle loro testimonianze, i rincari maggiori sarebbero soprattutto nei market e nelle botteghe. Sergio Angioi, 60 anni, fa l’elenco: “Al mercato dieci carciofi puliti li ho pagati, 2,50 euro. Le arance, però, in città, possono arrivare sino a tre euro, una follia. Ho anche visto un grappolo di pomodori in vendita a ben quattro euro, soprattutto nelle botteghe. Al mercato i rincari sono minori”.
Un altro cagliaritano indaffarato a fare compere è Sergio, pensionato 67enne: “I prezzi sono in linea, in generale, anche col periodo precedente alla pandemia, a parte frutta e verdura”, sottolinea, “lì ho notato aumenti anche del venticinque per cento tra pomodori, cetrioli e ravanelli”. Insomma, l’aumento dei prezzi c’è, “anche se non più di tanto”. Un altro cagliaritano, Massimiliano Tramonte, 32 anni, è telegrafico: “Aumenti? Sì, rispetto a due mesi fa. Frutta e verdura, se prima spendevo otto euro ora ne spendo nove e cinquanta, sempre per acquistare banane, arance, zucchine, melanzane e cipolle”.












