Cagliari, svolta per Buoncammino: l’ex carcere sarà anche un museo con uffici e aree culturali

Il futuro dell’ex carcere pensato dal Demanio? Un museo della memoria lasciando “immacolate” le celle, più spazi per uffici e per fare cultura. Un anno fa il Comune ha proposto di utilizzare una parte della struttura per alloggi per studenti e spazi per la movida. Il vicesindaco Angius: “Spazio fondamentale per il rilancio della città”


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Il futuro dell’ex carcere di Buoncammino per il Demanio, attuale proprietario della struttura chiusa dal 2015? Dovrà essere, anche, un museo della memoria con uffici e spazi culturali. A dirlo è Rita Soddu, direttrice dell’agenzia demaniale sarda, a margine della conferenza in Comune sulla riqualificazione di via Simeto. “Sarà fatto tutto d’intesa con Comune e Regione”, ha affermato la Soddu. “Una parte sarà dedicata, lasciando immutate le celle, alla memoria carceraria”. Il gigante di cemento abbandonato da quasi un decennio, quindi, rinascerà in chiave principalmente culturale. E lì, in uno spazio comunque molto vasto, possono trovare spazio anche le proposte fatte dal Comune un anno fa, a maggio 2022, durante la presentazione dei lavori del nuovo viale Buoncammino. Quali? Alloggi per studenti e spazi per la movida, con incluso anche il museo ritirato fuori dagli stessi vertici del Demanio.
“L’ex carcere di Buoncammino è uno spazio fondamentale per il rilancio della città, è giusto utilizzarlo con una pluralità di funzioni”, dice il vicesindaco Giorgio Angius, “con spazi museali, uffici e magari anche spazi per l’ospitalità. Così va incontro al gradimento del Comune e siamo convinti che, conoscendo la sensibilità di chi opera nel Demanio, saranno portate avanti tutte le interlocuzioni insieme a noi”,


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