Sono intervenuti per prestare cure e soccorsi e, per poco, non sono finiti loro a bordo di un’altra ambulanza con lividi e ferite. Grave episodio capitato nel centro di Cagliari, in via Mameli: lunedì, poco dopo l’alba, un equipaggio della onlus Lamarck è arrivata all’angolo con via Carloforte per soccorrere uno straniero, un 23enne somalo, ferito alla testa. Il codice dell’intervento era “giallo”, cioè gravità media. Al loro arrivo, però, l’equipaggio è stato quasi subito aggredito dallo straniero: “Era sulle scale di un panificio, i nostri ragazzi hanno cercato di convincerlo ad andare con loro ma è andato in escandescenza”, raccontano Marta Mereu e Marco Atzeni, presidentessa e vicepresidente della onlus: “Prima ha aggredito il commesso del panificio, poi la nostra capoturno, cercando di sferrarle un pugno, e poi prendendo il braccio di un suo collega”. La tensione, al pari della paura, è salita subito alle stesse. Sul posto sono piombate tre pattuglie dei carabinieri. I militari hanno identificato il 23enne, M.A., scoprendo che si trattava di una vecchia conoscenza. Un pregiudicato, in parole più semplici, che stava per picchiare chi lo stava semplicemente soccorrendo.
Alla fine, il somalo è stato portato al Santissima Trinità per essere curato, sempre piantonato dai carabinieri: “Il nostro è stato un intervento su strada, ci è stato riferito di un uomo in stato di agitazione con un trauma alla testa”, spiegano Mereu e Atzeni. Che, nonostante tutto, forti anche del fatto che nessun soccorritore ha riportato danni, trovano la forza per sorridere ma, allo stesso tempo, anche per osservare che “siamo dispiaciuti e arrabbiati, pensando al fatto che ci siano persone che non sono seguite come si dovrebbe. Ma noi, comunque, continueremo ad aiutare tutti, indistintamente. Dare una mano, esserci per chi si trova in difficoltà è la nostra missione quotidiana, che svolgiamo e che svolgeremo nonostante mille difficoltà e pericoli”.









