Una donna si alza dal suo telo bianco e azzurro, si accende una sigaretta e guarda il mare. Un altro giovane, poco distante, si accende una “bionda” dopo aver fatto il bagno. Poche decine di metri più avanti, scene simili: siamo al Poetto di Cagliari, dove in pieno agosto chiunque sembra che possa accendersi una sigaretta e fumarla tranquillamente sino alla zona del filtro senza nessun limite o problema. Basta camminare un po’ sulla spiaggia, dribblando ombrelloni e lettini, per accorgersene. O, anche, starsene tranquillamente nel proprio spazio e girare la testa a destra e a sinistra, come ha fatto qualche nostro lettore: “Aumentano sempre più i fumatori al Poetto, con molta disinvoltura e serenità in quanto, oltre a non esserci nessun controllo, non c’è neppure un modo per segnalare la violazione del divieto e neppure cartelli che indichino l’ordinanza comunale”, questa la testimonianza di Damiano S., che ha anche spedito tante immagini sin troppo chiare alla nostra redazione. Uno sfregio in piena regola, nonostante il Comune stesso abbia riservato otto aree per i fumatori, come anticipato a gennaio, e sul lungomare ci siano i cestini dei rifiuti con, in cima, un maxi posacenere.
E c’è di più: cercando su internet l’ultima ordinanza contro il fumo del sindaco Paolo Truzzu risale al 2022, la scadenza era al 31 ottobre. Poi più nulla.










