È un numero che ormai somiglia ad un incubo ma che, in parallelo, è il miglior ricordo di come le due ultime amministrazioni di Cagliari non siano riuscite a creare un valido sistema per liberare la città dalle auto. Sono sempre 160mila quelle che ogni giorno, tra lavoratori e studenti, arrivano dall’hinterland. Il dato è stato ripetuto due mesi fa durante un evento incentrato sulla sicurezza stradale al tribunale di Cagliari dai vertici della polizia Locale. E, non solo nei weekend, gran parte dei multipiano cittadini sono “sold out”, a partire da quelli di San Benedetto, dove campeggiano all’occorrenza i cartelli “pieno” e “tutto esaurito”. E tra stalli per residenti e strisce blu trovare un parcheggio è quasi un miracolo. I due multipiano, in piazza Donatori di sangue e accanto a via Sonnino non sono ancora realtà, il mega parcheggio accanto alla stazione di piazza Matteotti è a pagamento e non riesce a sopperire, da solo, alla fame di stalli.
E l’effetto è il caos, tra lunghe code e giri infiniti soprattutto in questi giorni caldi che portano al Natale. In via Roma e nella zona della Marina meglio farsi il segno della croce o chiamare un esorcista, nel Largo idem. E l’unica nuova area parcheggio, beffa nelle beffe, l’ha realizzata un privato. Dove? Tra via Nuoro e viale Cimitero: stalli su superficie, niente aree sotterranee e prezzi praticamente identici a quelli dei multipiano in mano a Parkar. E i cagliaritani, nel 2024, attendono al pari dell’acqua nel deserto l’apertura degli stalli sotterranei di piazza Nazzari: lì sopra è quasi ultimato il tanto discusso provvisorio mercato di San Benedetto.










