Eccola, la prima domenica della fase due a Cagliari. Poetto invaso da centinaia di persone, tra giovani, anziani, famiglie con bambini e ciclisti. Tutti, o quasi, rigorosamente con la mascherina e tenendo le distanze, si concedono una passeggiata a una corsa nonostante le nuvole giochino a ping pong con il sole. E rinascono anche i chioschetti: caffè, cappuccini e paste si possono solo vendere d’asporto, e non mancano le file. L’accoppiata Poetto-baretti, dopo due mesi di lockdown, ritorna di moda. Il mare un po’ agitato richiama i primi surfisti e anche chi, nonostante l’ordinanza regionale lo vieti, si concede una passeggiata sulla spiaggia. E la polizia Municipale, per quanto possibile, richiama i “furbetti” e li fa tornare sul lungomare. Primi tentativi di riscatto anche per i “caddozzoni”: tutti aperti e nastro biancorosso per la distanza, panino con wurstel e patatine fritte sono garantite ma si possono gustare solo dopo essersi allontanati dai camion bar.
Tra le pecche del lungomare, spiccano le troppe assi di legno spaccate e le transenne. Il Comune deve ancora terminare le operazioni di riqualificazione del lungomare, dopo aver liberato la sabbia dalla distesa di canne.









