Sarà un mercato di San Benedetto aperto ma con una fetta dei box chiusi, il 2 giugno. La festa della Repubblica porta i boxisti del principale mercato di Cagliari a dividersi: da un lato macellai e pescivendoli, rigorosamente aperti e pronti a vendere spigole, gamberoni, orate, fettine di vitella, bistecche di maiale e alette di pollo. Dall’altra i venditori di frutta e verdura: “Su sessanta ne saranno aperti appena 12”, spiega Massimiliano Corrias, tra i membri del consorzio direttivo. Il motivo? “Il mercato orfofrutticolo all’ingrosso è chiuso sino a lunedì e quasi nessuno, me compreso, ha voluto correre il rischio di fare scorte per due giorni che potrebbero restare invendute” Ma come si è arrivati a tenere aperto il mercato in un giorno festivo? Con una raccolta firme: ha vinto la maggioranza, “apriamo”, e la direzione si è dovuta adeguare: “Il mercato resta aperto perchè è un punto di riferimento importante”, afferma un altro componente della squadra principale dei boxisti, Franco Scaramuccia, “saremo aperti venerdì e anche sabato, contiamo che ci sia un buon movimento di clienti”. Magari chi ha progettato un lungo ponte fuori città e vuole fare scorta di cibo.
“Non c’è nessuna polemica con altri colleghi”, precisa Corrias. “Ognuno, alla fine, è giusto che scelga di aprire o non aprire. Non possiamo sapere se il flusso di clienti, in uno dei ponti principali dell’anno, sia sufficiente per meritare di tenere aperto il box”. Ecco perchè, nel dubbio, una parte minoritaria ma pur sempre consistente di lavorati ha scelto di ritornare sabato. O direttamente lunedì.








