di Paolo Rapeanu
L’eco dell’arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, finito ai domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, arriva sino a Cagliari. Una serie di associazioni e organizzazioni hanno organizzato un presidio di solidarietà nei confronti del primo cittadino calabrese, con tanto di slogan: “Riace non si arresta”. L’evento è previsto per sabato 6 ottobre alle 16:30 in piazza del Carmine. Organizzato da WelcomingEurope, le adesioni sono già numerose. C’è la Cgil, Il Manifesto Sardo, il collettivo marxista-leninista di Nuoro. Roberto Loddo, tra gli organizzatori del sit-in in difesa di Lucano, spiega che “tutti i cagliaritani non razzisti e che si riconoscono nei valori dell’accoglienza e dell’integrazione non possono mancare. Resta un castello di accuse alquanto fragile per motivare un provvedimento di tale gravità. Che segue peraltro i continui attacchi anche personali che il Ministro degli interni Salvini conduce provocatoriamente contro il sindaco di Riace. L’intento è quello di mettere sotto accusa il modello di integrazione che si è sviluppato a Riace”.
“Grazie a questo sistema di accoglienza e di integrazione si possono ripopolare e fare rivivere molti paesi del Sud e della dorsale appenninica, abbandonati per i processi di inurbamento della popolazione. Si può dare vita a un modello di sviluppo dell’economia reale, basato sulla solidarietà e il rispetto pieno e la tutela dell’ambiente. Riace rappresenta la spia di un nuovo possibile e realistico modello di società, di convivenza fra diversi, di nuovo sviluppo economico. Ed è tutto questo che si vuole colpire. Come già si era visto nel blocco dei fondi destinati al comune. La posta in gioco non è dunque solo la solidarietà ai migranti e a un uomo e una donna che hanno dedicato la loro vita a questa causa, ma l’idea e la possibilità di una diversa società”.












