di Roby Collu
Tra sgrammaticature e slanci poetici, le dichiarazione d’amore affidate ai graffiti urbani possono rivelarsi a volte divertenti. Ormai anche Cagliari è al passo con altre città italiane per quanto concerne questi adolescenti “graffitari”, o presunti tali, che si dilettano a imbrattare angoli della città con scritte d’amore (ma non solo) sui muri: frasi spesso sgrammaticate e stravaganti. D’altronde, quando si scrive in fretta, l’errore è dietro l’angolo. Tuttavia, questi giovani baldanzosi possono sentirsi così felicemente innamorati, o delusi da una relazione, da volerlo urlare al mondo. Qualcuno pertanto si sfoga scrivendolo sui muri della città: prima, però, sarebbe il caso di esercitarsi sul quaderno di grammatica. Ecco a voi l’amore indeciso, quello che dà dolori, incerto perfino sulle consonanti doppie, privo dell’elemento di possesso ma determinato anche nei momenti più critici, “puLtroppo”. Un avviso al destinatario del messaggio: se ci “ripenZi”, il corso avanzato di ortografia lo prenotiamo per due persone. Nel muro di una scuola cagliaritana c’era questa scritta: “Anche se fra noi non ci sarà GNIente io ti amo”. Poi però, preso dal dubbio, chi ha scritto ha notato che c’era qualcosa che non andava e quindi, per correggere il refuso dalla parola “GNIENTE” ha cancellato la “I”. Da brivido. Come quest’altra: “Con te accanto posso rinunciare HA tutto”. E qualcuno sotto ha aggiunto: “Anche all’italiano”. Questi comunque sono solo alcuni esempi di scritte d’amore sgrammaticate sui muri della città. In genere succede che quando sono scritte su pareti di edifici pubblici vengono prontamente rimosse dagli operai comunali. Ma quando vengono imbrattati gli edifici privati, spesso le scritte rimangono lì per mesi, a testimonianza di una propaganda doppiamente colpevole: di ignoranza e di inciviltà.










