Cagliari, hotel senza stelle ma sotto le stelle anche in via Caprera: spunta un nuovo giaciglio di fortuna davanti ad un ingresso consumato dalla polvere e dal degrado. Coperte, due buste e una bottiglietta di acqua, ecco il letto improvvisato da chi un tetto non ce l’ha.
Non si contano più i rifugi improvvisati in città per trascorrere la notte o qualche ora di sonno in terra o su qualche panchina: i più fortunati hanno piumoni, altri solo coperte che non bastano per proteggersi dal freddo pungente e, tanto meno, dalle avversità della vita. Questa immagine immortala l’ennesimo letto “dormi e fuggi” all’aperto, questa volta in via Caprera, che offre anche un mezzo tetto per ripararsi dall’acqua in caso di pioggia.
Uno scenario che non ha lasciato indifferente chi lo ha visto stamattina e che ha deciso di fotografare per segnalare la triste realta, l’altra faccia della città del sole che, tra luminarie e vie colorate, ospita gli ultimi della società nascosti, in silenzio, dentro il loro mondo che niente ha da festeggiare, nemmeno a Natale.
Non si contano più i rifugi improvvisati in città per trascorrere la notte o qualche ora di sonno in terra o su qualche panchina: i più fortunati hanno piumoni, altri solo coperte che non bastano per proteggersi dal freddo pungente e, tanto meno, dalle avversità della vita. Questa immagine immortala l’ennesimo letto “dormi e fuggi” all’aperto, questa volta in via Caprera, che offre anche un mezzo tetto per ripararsi dall’acqua in caso di pioggia.
Uno scenario che non ha lasciato indifferente chi lo ha visto stamattina e che ha deciso di fotografare per segnalare la triste realta, l’altra faccia della città del sole che, tra luminarie e vie colorate, ospita gli ultimi della società nascosti, in silenzio, dentro il loro mondo che niente ha da festeggiare, nemmeno a Natale.
Tags: Cagliari











