C’è un’accelerazione improvvisa nella possibile scelta del candidato sindaco del centrosinistra a Cagliari, tra un anno: Guido Portoghese in pole position insieme a Piero Comandini, ma il primo è stato appena eletto segretario cittadino ed è dunque il nome più naturale. Scendono invece le quotazioni di Massimo Zedda, che non ha un partito di riferimento: questa volta il Pd vuole sfidarlo direttamente, il centrodestra di Truzzu. Perchè Paolo Truzzu sarà ricandidato a sindaco sempre se, col placet di Giorgia Meloni, non venga addirittura scelto come possibile governatore della Sardegna al posto di Solinas. I rapporti tra sindaco e presidente della Regione restano molto tesi. Nel centrosinistra invece, qualcosa si muove: venerdì ci sarà ad Assemini il leader nazionale del M5S Giuseppe Conte, chissà che non sia l’occasione per iniziare a parlare delle prossime elezioni regionali e cagliaritane. Con un’alleanza ancora tutta da costruire.
Guido Portoghese dopo anni di opposizione e prima ancora da consigliere di maggioranza ha però maturato tutta l’esperienza necessaria, soprattutto nel settore del traffico (vero neo della giunta Truzzu) per fare il sindaco. Certo, Piero Comandini ha più voti di lui e vincerebbe contro chiunque se si candidasse ad eventuali primarie. Ma è più probabile al momento che, essendo diventato segretario regionale del Pd al fotofinish, Comandini resti in Regione con un ruolo da protagonista. Zedda al momento è stato un po’ “isolato”. tanti cagliaritani credono in lui e così i Progressisti di Francesca Ghirra, ma la minestra riscaldata non convince il Pd. Senza adeguate garanzie in Regione (dove l’ex sindaco di Cagliari potrebbe avere un ruolo importante nella nuova Giunta in caso di vittoria), Massimo Zedda potrebbe però presentarsi comunque alla sfida di Cagliari, magari con una larga coalizione civica.










