Cagliari, guerra tra poveri e sciacalli al mercatino: “Rovistano nei cassonetti per rivendere vestiti e libri”

La guerra, ogni domenica, nel parcheggio Cuore di Sant’Elia. I cassonetti riempiti dagli espositori preda di disperati e furbetti, scatta la rivolta: “Vanno messe reti metalliche, in alternativa il Comune garantisca una sorveglianza costante: chi fruga tra gli scarti è molto aggressivo”


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I primi a piazzare le foto dell’assalto ai cassonetti sono stati gli stessi hobbisti, poi i referenti del mercatino hanno proposto la soluzione di recinzioni incassando il plauso della Confesercenti. Al mercatino Cuore di Sant’Elia, a Cagliari, ogni domenica pomeriggio va in scena la razzia: “Sia poveri sia qualche sciacallo che magari rivende sul web vestiti o libri, aprono i cassonetti e rovesciano tutto per terra, senza tra l’altro ripulire”, afferma Marco Medda della Confesercenti cagliaritana. Medda ha già ricevuto numerose segnalazioni e lamentele e la misura, ormai, sembra colma. Tra chi vende prevalgono frustrazione e rabbia. La domanda è una: perchè, se possiamo incassare qualche euro, dobbiamo poi vedere estranei che portano via i nostri oggetti che abbiamo appena buttato? Certo, non c’è una legge che vieti di rovistare tra i bidoni della spazzatura, ma il rischio di liti è dietro l’angolo: “Per fortuna siamo riusciti a placare gli animi prima che la situazione, più volte, potesse degenerare”. Ma sembra chiaro che, così, non si può proprio andare avanti.
Che fare? “Non abbiamo il potere di cacciare via nessuno”, osserva Medda: “Abbiamo provato a pagare qualche ragazzo perchè controllasse gli accessi ai cassonetti, ma chi va li a frugare è molto aggressivo, tra loro ci sono sia italiani sia extracomunitari. Vogliamo chiedere un incontro, in Comune, per capire se sia possibile avere controlli costanti ogni domenica. In caso contrario, saremo costretti a fare eliminare i cassonetti e non accettare più nessun tipo di conferimento”.


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