Il Comando Militare della Sardegna ha negato l’accesso in occasione della visita agli impianti sportivi “Generale Rossi” alla commissione incaricata di assegnare il titolo della città Europea dello Sport. Lo sgarbo risale al 2016 ma è venuto a galla solo oggi. L’ha ammesso l’assessore allo Sport Yuri Marcialis, rispondendo all’interrogazione del consigliere comunale del gruppo misto Alessandro Sorgia.
“L’episodio risale al marzo 2016”, spiega Marcialis, “mandammo la richiesta scritta, in posta pec, con largo anticipo. Ma solo il giorno prima, e telefonicamente, il comando militare ci disse di no, motivando il diniego con un via libera da parte del Ministero della Difesa mai arrivato”.
Il racconto dell’assessore lasciava trasparire tutto l’imbarazzo dell’amministrazione per il no. Marcialis ha aggiunto che già l’ippodromo “Rossi” ospita le sedute di ippoterapia per i minori gestite dall’amministrazione comunale in cambio dell’ospitalità garantita ai militari al campo Santoru. “Possiamo solo fare accordi di volta in volta”, conclude l’assessore.
Sorgia ha evidenziato l’importanza della conferma dell’assessore circa il diniego dell’Esercito e ha auspicato che “data la carenza e penuria di impiantistica sportiva i campi Rossi potrebbero soddisfare la domanda di tante società sportive”.










