Cagliari, consulenza fiscale ma col trucco: scoperte fatture false per trentamila euro

I Finanzieri, a seguito di un’articolata indagine eseguita negli ultimi mesi e sviluppata anche attraverso lo strumento delle indagini finanziarie, hanno individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria la posizione di un professionista cagliaritano il quale ha gestito, direttamente e indirettamente, numerose società con lo scopo di utilizzo a fini personali


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Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, la 2^ Compagnia di Cagliari ha concluso una verifica fiscale nei confronti di una società, operante nel settore della consulenza alle imprese, con sede nell’hinterland del Capoluogo.

 

L’attività ispettiva nasce dall’approfondimento tributario delle informazioni acquisite dai militari nell’ambito di un procedimento penale acceso presso la locale Procura della Repubblica.

 

I Finanzieri, a seguito di un’articolata indagine eseguita negli ultimi mesi e sviluppata anche attraverso lo strumento delle indagini finanziarie, hanno individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria la posizione di un professionista cagliaritano il quale ha gestito, direttamente e indirettamente, numerose società con il precipuo scopo di utilizzo a fini personali.

 

Dall’analisi della contabilità delle società sono emerse numerose operazioni prive di interesse economico e cospicue spese riconducibili non all’attività d’impresa ma alla sfera individuale del professionista.: tali operazioni sono state pertanto disconosciute e ricondotte a fatturazioni per operazioni inesistenti, finalizzate all’abbattimento di ricavi e alla copertura di acquisti assolutamente di natura personale.

 

Ottenuto dall’Autorità Giudiziaria inquirente il nulla osta all’utilizzo ai fini fiscali dei dati acquisiti nell’ambito del procedimento penale, i Finanzieri hanno “utilizzato la lente d’ingrandimento” sugli aspetti tributari della vicenda, avviando le verifiche fiscali nei confronti delle società coinvolte.

 

Una prima verifica è stata conclusa in questi giorni, con la costatazione di costi indeducibili (e quindi che non dovevano essere inseriti in dichiarazione, ma che, così facendo hanno abbassato la base imponibile con l’intento di pagare meno tasse) per 29.209 euro, IVA per 36.421 euro e ritenute operate e non versate per 38.859 euro.

 

L’attività ispettiva si incardina nell’azione delle Fiamme Gialle a tutela degli interessi economici della collettività a contrasto delle frodi fiscali, attraverso un approccio unitario e trasversale che miri alla valorizzazione completa, anche ai fini fiscali, delle quotidiane attività di controllo del territorio e di polizia giudiziaria.


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