Un “buco” di un giorno porta alla scarcerazione di Fabrizio Congiu, il 53enne che lo scorso sedici febbraio ha ucciso, al culmine di una lite per soldi, il 75enne Venerato Sardu nel suo appartamento di via Ogliastra, al piano terra della palazzina di proprietà della vittima dove, da tempo, viveva in affitto anche Congiu, un passato da senzatetto e con altri guai con la giustizia. Oggi sono scaduti i termini per la custodia in carcere e l’udienza in tribunale non è stata celebrata perché il suo legale, Stefano Pisano, carte alla mano, ha sollevato la discrepanza “di un giorno tra la richiesta fatta dal pm Andrea Massidda alla giudice Manuela Anzani. La richiesta è stata protocollata il sette febbraio e non sono passati i 10 giorni effettivi previsti dalla legge. Il primo e l’ultimo giorno non vanno conteggiati, infatti”. E così Congiu ha potuto varcare il cancello del penitenziario.
Andrà a Sestu, dove vive una parente: “Si tratta della sorella. Il giudice ha imposto il divieto di espatrio, la firma giornaliera in caserma da carabinieri e l’obbligo di dimora in casa ogni giorno dalle 21 alle sette”. Prossima udienza, alla quale Congiu “potrà decidere, da uomo libero, se partecipare”, precisa ancora l’avvocato Pisano, il 28 febbraio prossimo. L’accusa resta quella di omicidio volontario: “I figli di Sardu sono tutti dispiaciuti, ovviamente”, afferma il loro avvocato, Pierluigi Concas: “Sanno comunque che le regole sono queste e non si può fare altro che rispettarle”.











