“Mentre prima i mastelli condominiali erano obbligatori solo a partire dalle dieci unità abitative, ora abbiamo dato la possibilità a tutti gli edifici con almeno due unità abitative di richiederli”. Lo ha annunciato a Casteddu Online, l’assessora all’Ecologia urbana e al Verde pubblico, Luisa Giua Marassi, illustrando le novità previste nel nuovo appalto per la gestione dei rifiuti a Cagliari. Una misura pensata per semplificare la vita ai cittadini e ridurre la presenza di tanti piccoli mastelli per strada. Il sistema di raccolta resterà basato sul porta a porta, ma non sarà più “puro”: sono infatti previste integrazioni e forme alternative di conferimento. Tra queste, una delle principali innovazioni è la cosiddetta “corriera ecologica”, pensata in particolare per i ristoratori del centro storico. “I locali e i ristoranti del centro, avendo un alto ricambio di clienti e una grande quantità di rifiuti da smaltire ogni giorno, trovavano il mastello troppo invasivo. Per questo abbiamo introdotto un mezzo del gestore che staziona in un punto fisso dove, a orari prestabiliti, i ristoratori possono conferire i rifiuti”. Gli orari sono stati definiti in accordo con gli stessi operatori. Attenzione particolare anche all’ambiente: “Nel nuovo appalto abbiamo previsto l’incentivazione dell’utilizzo di mezzi elettrici, proprio perché le corriere ecologiche, stazionando a lungo con i motori accesi, rischiano di inquinare a loro volta. Abbiamo chiesto che si prediligano veicoli elettrici”, ha sottolineato l’assessora. Nel centro storico, in particolare nei quartieri Castello e Marina, verranno potenziati i “brunder” per il conferimento di umido e vetro. “Sono contenitori fissi installati in alcune zone, utili per evitare che si accumulino sacchetti per strada”, ha spiegato Giua Marassi. Restano anche alcune isole ecologiche, seppure con una revisione: “Preferiremmo ridurle o eliminarle, ma in certi quartieri servono a integrare il porta a porta. Purtroppo spesso diventano ricettacolo di abbandoni”. Tra le novità principali rispetto al precedente appalto, l’introduzione di interventi di pulizia più frequenti e mirati: lavaggio di tutte le stradine del centro storico prive di marciapiede, e di tutti i marciapiedi presenti nei vari quartieri. Previsto anche il ritiro dei rifiuti abbandonati entro 12 ore (prima erano 24), e lo svuotamento giornaliero dei cestini, operazione che finora veniva svolta in modo più saltuario. “Un incremento generale di tutto ciò che significa lavaggio e pulizia della città, con un focus specifico sul decoro urbano”, ha concluso l’assessora. Il nuovo appalto settennale, dal valore di 380 milioni di euro, è stato avviato ufficialmente ieri con l’apertura delle buste: quattro le offerte presentate, tutte da aziende italiane. L’assegnazione è prevista tra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026.











