Ludopatia dilagante nell’area del capoluogo. Interi stipendi buttati alle “macchinette” inseguendo guadagni facili e ricchezze immediate che non arrivano mai. Secondo i dati Assl i sofferenti in cura passano dai 158 adulti del 2015 ai 245 del 2016. Nonostante i ricorsi al Tar il sindaco Zedda conferma l’ordinanza anti-gioco “fino alla repressione del fenomeno”.
I dati. Secondo il Dipartimento di Salute mentale della Assl di Cagliari Centro per il trattamento dei Disturbi psichiatrici correlati ad alcol e gioco d’azzardo patologico i soggetti in trattamento per quest’ultimo per il 2016 sono 245 adulti, mentre per l’anno 2015 ammontavano a 158 adulti. Un numero quasi raddoppiato.
Tuttavia il dato numerico appare ancora più preoccupante. Perché è riferito soltanto alle persone che ricorrono al trattamento sanitario mentre non si tiene conto delle persone in non in trattamento che sfuggono a rivelazioni e controlli. Il tutto porta a pensare ad un fenomeno significativamente più vasto di quello comunicato dai dati Assl
il sindaco Massimo Zedda a maggio ha deciso nel nome della lotta alla ludopatia di fissare gli orari per l’apertura delle sale da gioco: dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, tutti i giorni compresi i festivi. L’ordinanza è stata confermata anche dopo i ricorsi al Tar da parte di alcune sale da gioco.
Anche per bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, ricevitorie lotto, agenzie di scommesse, sale bingo, sale biliardo e sale bowling che al loro interno ospitano slot machine o comunque apparecchi per le vincite in denaro dovranno attenersi ai novi orari: le macchine potranno restare accese solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Dopodiché dovranno essere spente tramite apposito interruttore.
Le sale da gioco dovranno distare almeno 500 metri da scuole, ospedali e edifici di culto (il provvedimento è valido per le sale che dovranno aprire in futuro). Tutte quante invece dovranno esporre, in luogo ben visibile al pubblico, un cartello coi rischi sulla dipendenza da gioco, con gli orari di apertura e segnalare la presenza sul territorio di servizi di assistenza dedicati a cura e reinserimento delle persone che soffrono di patologie correlate al gioco d’azzardo patologico. Per i trasgressori le sanzioni vanno fino a 500 euro e in casi gravità è prevista anche la chiusura del locale per una settimana. La nuove misure resteranno valide “fino alla regressione del fenomeno”.
E qualche giorno fa il consiglio comunale è stata votata una proposta di mozione (prima firmataria Benedetta Iannelli, Pd) che chiede un ulteriore giro di vite contro la diffusione del gioco d’azzardo in città.










