Cagliari, affari fantasma nella Città Mercato deserta: tour horror tra parcheggi vuoti e scale mobili blindate

Nessun negozio aperto, all’ingresso il messaggio di benvenuto sono due strofe di “Certe Notti” di Ligabue scritte su un pannello. Ed è davvero notte profonda nel centro commerciale senza lavori e decadente. L’amarezza di Michele Orlandi di Conad: “Stiamo lavorando poco, al di sotto delle aspettative. Il tempo continua a passare e non si muove nulla”. E cento lavoratori, ogni giorno, sperano nel miracolo. VIDEO


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Il pannello rosso che che copre le scale mobili, frequentatissime per decenni, riporta due strofe della canzone “Certe Notti” di Luciano Ligabue. Viene da chiedersi cosa potrebbe pensarne, a proposito, il celebre rocker emiliano: una delle sue canzoni simbolo utilizzata per abbellire un centro commerciale sempre più deserto. Alcune aree sono sbarrate da muri di cartongesso ai quali sono state aggiunte serrature. L’unica struttura aperta è il supermercato, alla fine di una passeggiata tra il nulla. E pensare che, a pochi metri di distanza, si fa fatica a trovare uno stallo libero fuori dalla Lidl. Segno che non può trattarsi di una crisi delle famiglie che non fanno acquisti, bensì di lavori che non sono mai partiti. Lavori milionari, che avrebbero trasformato il centro nel più grande “mall” commerciale della Sardegna, con migliaia di metri quadri e parcheggi in più. Invece, quasi tutti gli stalli sono esterni sono deserti e le cassiere e cassieri di Conad sanno, purtroppo, che tra uno scontrino e l’altro possono passare anche molti minuti: “Siamo amareggiati, stiamo lavorando poco e al di sotto della aspettative”, confida Michele Orlandi di Conad, l’unica realtà imprenditoriale che si è rimboccata le maniche, ha visto portare a termine i lavori per aprire il punto vendita e ha garantito che i disoccupati fossero solo una minima parte. Infatti, oggi sono un centinaio, a differenza degli oltre duecento dei tempi di Auchan, i lavoratori ancora sicuri. Per gli altri ci sono stati ricollocamenti in antri punti o la casa integrazione o l’incentivo all’esodo. “Il tempo continua a passare e non si muove nulla, non so perchè abbiano dipinto dei pannelli o bloccato le scale mobili. La settima prossima avrò un incontro con i vertici del centro commerciale, spero di sapere di più”.
Nel supermercato lavorano all’incirca “cento commessi. Dimentichiamo questo con troppa facilità, molti lavoratori hanno perso il posto. I lavori promessi non sono mai partiti, tantissime promesse della politica sono state disattese. Intanto, si è consumato un dramma sociale per centinaia di persone”, afferma Cristiano Ardau della UilTucs. “A loro si aggiungono gli ex dipendenti della galleria, centinaia, che in silenzio hanno perso il lavoro. C’è una nuova compagine che ha rilevato Marconi, speriamo che possa farle cambiare rotta”.


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