Quindici lavoratori di Abbanoa stanno per andare a casa, sembra per sempre. Sono lavoratori del settore dell’autospurgo sin dal 2021, quando hanno iniziato a stappare fogne ostruite e intasate e trasportare cisterne piene d’acqua per il gestore unico idrico di quasi tutta la Sardegna. Ora, lo spettro della disoccupazione si fa sempre più grosso. Domani pomeriggio è prevista una manifestazione di protesta insieme a Cgil e Ugl in viale Diaz a Cagliari, sotto gli uffici di Abbanoa. L’aria che tira è pessima, come spiega uno dei quasi ex dipendenti, Simone Pisano, che fa da portavoce anche dei suoi colleghi: “Ci era stato promesso, dopo una serie di rinnovi, il contratto a tempo indeterminato. Invece, non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione e i nostri attuali contratti scadono a fine ottobre”, racconta. “Da 15 siamo passati nell’ultimissimo periodo in otto, una parte dei colleghi se n’è andata via quando ha capito che non c’erano speranze”. Un “arrivederci e grazie” che sarebbe stato confermato al gruppo di superstiti dagli stessi sindacalisti.
“I mezzi che guidiamo sono praticamente nuovi, sappiamo che sono costati circa 4 milioni”, prosegue Simone Pisano. “Ci chiediamo come farà Abbanoa senza di noi, chi andrà a liberare le fogne o a trasportare acqua? Vogliono per caso dare il servizio a una società privata?”.









