“Un’ulteriore stangata, sembriamo quasi demonizzati”. Non utilizza giri di parole Antonino Durante, giovane barista cagliaritano di ventinove anni, riferendosi al divieto d’asporto dalle 18. Sette mesi fa ha iniziato la sua sfida commerciale, aprendo un bar in piazza Gramsci a Cagliari. Una scelta coraggiosa, in periodo di pandemia: “Non ho avuto nessun accesso ai ristori perchè la mia attività non è avviata, dovevo presentare tanti documenti dell’anno precedente”, spiega. E, nelle ultime settimane, con già le restrizioni legate Dopo le 18 ho servito cocktail, da passeggio, d’asporto, contribuivano all’incasso quotidiano. Le consegne a domicilio? Impossibile, ho dovuto tagliare sul personale. Prima eravamo in quattro, nel giro di sette mesi tre persone sono a casa, mi ritrovo a mandare avanti l’attività a 360 gradi, ogni giorno dalle sei del mattino sino a sera, sperando di riuscire a superare questo momento critico”.
Il giovane barista è sicuro: “Lo stop all’asporto alle 18 comporterà un calo del 20 per cento, e l’incasso à già crollato del settanta per cento. Mi auguro di riuscire a superare questo momento, la decisione del Governo è ingiusta, come siamo in regola per effettuare il servizio al banco e ai tavoli, a maggior ragione dovremmo esserlo per l’asporto”.











