di Augusto Porceddu
Ho più volte scritto sul blog GoPula, come si suol dire “mettendoci la faccia”, ovvero firmando le mie osservazioni, sempre esternando il mio pensiero in modo diretto, senza metafore e senza mezzi termini. Non l’ho fatto per andare contro nessuno o qualcosa, tanto meno contro le Istituzioni, che in quanto tali hanno poco di cui temere la critica di un qualunque cittadino, o se si preferisce, di un cittadino qualunque. L’ho fatto perché avevo da ridire, circostanziando le mie osservazioni, sul modo di fare politico della 1^ Amministrazione Medau, forse sbagliando, anzi, a giudicare dal responso elettorale, certamente sbagliando, per molti, Voi compresi, non per tutti, e soprattutto non per me.
Ho scelto di andare controcorrente, e quindi in direzione opposta rispetto alla maggioranza netta del “comune sentire”, smentendo l’opinione dei molti “esperti di politica” che mi davano direttamente interessato a raggiungere “un posto al sole”, onde occupare una poltrona comoda in Municipio. Come si vede, non ero candidato, né ad alcuno, nei mesi scorsi e più in generale nei tre anni di Amministrazione Medau, ho fatto intendere che avessi ambizioni di sorta. Ci ho messo la faccia, come dicevo poc’anzi, distinguendo il ruolo pubblico dei protagonisti dello scenario politico nostrano dalla sfera personale e privata; e tra le malefatte “al vetriolo” che mi si addossano, tutto potrei accettare ma non certo di essere stato ingiurioso, maleducato, irridente e irriverente nei confronti di chiunque. Resto del parere che è troppo facile e comodo addossare, ancora una volta, parte della responsabilità del fallimento politico della 1^ Amministrazione Medau a GoPula, o a chi, come me, ne ha più volte utilizzato gli spazi. E a maggior ragione oggi, a una settimana dal voto che ha riconfermato Carla Medau Sindaco, posso dire con cognizione di causa che l’ultima mia lettera aperta rivolta al Sindaco pubblicata proprio su GoPula pochi giorni prima della cessazione della consiliatura, dove stigmatizzavo l’impossibilità ad amministrare con 9 consiglieri “contro” su un totale di 16, mi ha dato ragione. Paradossalmente ha rafforzato la leadership della Medau, trionfante nella competizione elettorale in modo, se posso dire, oltre che nettissimo anche inaspettato nelle proporzioni. A mio parere, l’11 giugno 2017 è terminato definitivamente un ciclo.
L’ “Età Cabasiniana”, molto spesso evocata come termine di paragone e origine di tutti i mali amministrativi, per creare un alibi sulla propria inerzia ed inefficienza, si è conclusa con il poco apprezzabile e opportuno ultimo colpo di coda nel comizio del 9 giugno, dove la figura del “nostro Dottore”, dipinto a tinte fosche nella poco invidiabile veste di cospiratore, è riecheggiata per le contrade adiacenti alla Piazza del Popolo. Personalmente ho poco da dire, soprattutto perché non avrei proprio di che argomentare, visto che si apre, secondo il mio modesto punto di vista, una nuova era per Pula tutta da disegnare. Quindi non stupisca se GoPula cessa di essere “l’altra campana”, che come ha detto il suo fondatore nelle pagine del Vostro giornale online, non è una priorità, in questo momento, per il nostro paese. Concludo nel dire che come ho sentito di avvalermi della libertà di dire ciò che penso, in passato, ora sento la libertà di tacere, pur osservando con lo stesso interesse di sempre cosa succede in questo nostro paese. Insomma, vado in vacanza, e confesso che non vedevo l’ora. Mi sia concesso, vista la circostanza, un sincero augurio di buon lavoro a Carla Medau, Sindaco di Pula, alla Maggioranza e alla Minoranza che formano la nuova Amministrazione Cittadina.
