Attivazione elisoccorso non più rinviabile, la Giunta intervenga

La consigliera regionale del Centro democratico Anna Maria Busia denuncia la grave mancanza all’indomani del tragico parto a bordo del traghetto che collega Carloforte a Portovesme


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“Quante vittime dobbiamo ancora contare prima che la Regione Sardegna si decida ad attivare l’elisoccorso?”. Se lo chiede la consigliera regionale del Centro democratico Anna Maria Busia 8nella foto) che denuncia la grave mancanza all’indomani del tragico parto a bordo del traghetto che collega Carloforte a Portovesme, costato la vita a una bimba nata prematura da una turista lombarda in vacanza in Sardegna.

La nostra è l’unica regione italiana a non avere attivato il servizio, con l’appalto bloccato da anni nonostante uno stanziamento ad hoc di 20 milioni di euro. Dopo la morte di una donna di 76 anni, deceduta lo scorso dicembre, per un aneurisma dissecante dell’aorta nel tragitto tra l’isola della Maddalena e l’ospedale di Sassari, il Ministero della Salute aveva aperto un’inchiesta. E il sopralluogo del gruppo di ispettori inviati dal Ministro Lorenzin ha bocciato sonoramente la Regione, denunciando un grave ritardo nell’attivazione del servizio e mettendo in luce l’impossibilità di una rapida assistenza soprattutto nelle località dell’isola difficilmente raggiungibili.

“L’attivazione dell’elisoccorso non è più rinviabile – denuncia Busia – la Giunta si adoperi al più presto per mettere fine a un disservizio che ogni giorno mette a rischio la vita dei malati sardi”.