“Il Sindaco pentastellato di Assemini, Mario Puddu, aveva promesso la regolamentazione degli impianti per la telefonia mobile ed il monitoraggio delle emissioni. Invece, dopo oltre due anni di governo nessuna promessa è stata mantenuta. Intanto, in questi giorni una nuova antenna sorge a pochi metri dal “cavalcaferrovia” della ex Coceria. Senza mettere minimamente in discussione l’utilità della telefonia, riteniamo che occorra regolamentare e monitorare le emissioni elettromagnetiche a tutela della salute pubblica.
Più volte gli asseminesi sono intervenuti sull’argomento per chiedere regole e maggiori controlli. Si costituì anche un Comitato spontaneo che attivò una raccolta firme tra i residenti del quartiere di via Asproni, senza ottenere alcuna risposta. A seguito di ulteriori e numerose segnalazioni, invitiamo l’Amministrazione comunale ad attivarsi senza ulteriori indugi per:
- attuare una regolamentazione delle installazioni;
- assicurare la pianificazione delle installazioni in contraddittorio con i Gestori, le Associazioni ed i Comitati rappresentativi dei cittadini;
- provvedere a considerare – in sede di applicazione dell’IMU – condizioni di vantaggio per compensare la svalutazione degli immobili a causa della presenza di antenne in aree pubbliche;
- garantire il monitoraggio costante delle emissioni a tutela della salute pubblica.
Secondo gli studi più recenti anche il CNR ha evidenziato l’influenza derivante dalle emissioni incontrollate. L’esposizione anche a bassa intensità di campo può generare un effetto termico nocivo (a breve termine); cancerogenesi, effetti sul sistema immunitario e nervoso (a lungo termine, anche dopo pochi anni e per soli 30 minuti al giorno di esposizione). Altri studi hanno dimostrato una stretta correlazione tra la prossimità delle stazioni radio-base e l’insorgenza di tumori maligni, con una crescente prevalenza di cancro soprattutto nei soggetti che vivono a distanze inferiori a 500 metri dai ripetitori. L’assorbimento dell’energia irradiata da parte dei bambini è superiore rispetto agli adulti”.
Massimo Carboni, per ViviAssemini













