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Assemini – A Efisio Stara l’intitolazione del campo sportivo di via Coghinas: a supportare la richiesta di una buona parte di cittadini anche la minoranza firmata 5 Stelle. Oltre a uno striscione appeso i giorni scorsi e di cui Casteddu Online ha dato ieri notizia, https://castedduonline.it/assemini-polemiche-per-lintitolazione-del-campo-sportivo-di-via-coghinas-a-gigi-riva/?fbclid=IwY2xjawEZdCRleHRuA2FlbQIxMQABHaG4cTa8S4mt8Ky6D1kRCh04P9SFHwJcL0l-nemUtzCUuKIkGTLnkRfzIw_aem_dv4vDVsI_–NO6T4bzyWBA il caso approda in consiglio comunale.
Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 102 del 22/07/2024, infatti si è provveduto a intitolare il complesso agonistico sito nella Via Coghinas, quale “Campo Sportivo Gigi Riva”; “siamo consapevoli della grandezza di Gigi Riva, per i meriti sportivi, per il tratto umano, per la forza delle scelte di vita, per l’amore per questa terra che lo ha adottato e lui ha adottato, per il forte valore simbolico che il suo personaggio riveste per Cagliari e per tutta la Sardegna;
per questo condividiamo lo spirito che sta alla base dell’intitolazione di una struttura sportiva alla memoria di questa grande figura”.
Ma “la storia della struttura scelta – il campo sportivo di via Coghinas – è intrecciata a doppio filo con la vita del nostro concittadino Efisio Stara, che al calcio e ai giovani ha dedicato la vita;
per queste ragioni, successivamente alla pubblicazione della deliberazione in premessa si sono manifestate nella cittadina diverse opinioni contrastanti, in particolare in data 29/07/2024, è stato affisso in segno di protesta, nelle mura di cinta del campo, un manifesto recante “Campo Efisio Stara”;
la intitolazione di una struttura pubblica è da ritenersi un atto fortemente simbolico, che dovrebbe cementare lo spirito di una comunità attorno ad una figura fortemente identitaria e rappresentativa della vita della comunità;
questo riunirsi attorno ad una figura identitaria dovrebbe avvenire attraverso un processo che coinvolge un’intera città o quanto meno il Consiglio comunale che la rappresenta e può per un momento uscire dalla dialettica politica e diventare la casa degli asseminesi; ciò non è avvenuto” sostengono Diego Corrias, Rachele Garau e Sandro Sanna. “Non risulta agli interroganti che la scelta di intitolare il campo Coghinas a Gigi Riva sia stata discussa nella apposita commissione consiliare Sport e di certo non ha coinvolto il Consiglio comunale ma la sola giunta”.
Una interrogazione presentata quindi per chiedere “se, alla luce del sentimento espresso da parte della cittadinanza asseminese l’Amministrazione intende riconsiderare la propria deliberazione di intitolazione del campo Coghinas.
Se, alla luce del sentimento espresso da parte della cittadinanza asseminese l’Amministrazione intenda prendere in considerazione l’intitolazione alla memoria di Gigi Riva di una altra struttura sportiva, per esempio il Campo di S.Lucia. Se, considerate le premesse, l’Amministrazione intenda rispettare il valore di comunità che l’intitolazione di uno spazio pubblico comporta, coinvolgendo il Consiglio comunale casa degli asseminesi”.
La storia d’amore tra Efisio Stara, Assemini ed il Coghinas ha radici molto profonde.
L’Asseminese prima si chiamava Bandiera Rossa ed era una Polisportiva che si occupava anche di atletica che giocava campionati UISP con sede nella vecchia sezione PCI di via Cagliari.
Una volta inseriti in FGIC decisero di cambiare nome per allontanarsi un po’ dalla politica e per darsi un tono “un po’ più serio”. Nacque così l’Asseminese.
Tutte le squadre Asseminesi allora giocavano al Santa Lucia. Stadio che con il tempo fu assegnato esclusivamente alle grandi squadre, come l’Assemini 80 e la GS Assemini.
L’Asseminese, che era la squadra più piccola di Assemini, dovette lasciare quel campo e si trasferì al Coghinas, un campetto creato in mezzo alla campagna, al buio e di fianco al canale, abbandonato a sé stesso.
Ed è in questo frangente che Efisio Stara si rimboccó le maniche e si dedicò anima e corpo a quel piccolo pezzo di terra con l’intento di renderlo funzionale e perfetto per la sua squadra e per le altre piccole squadre che si formavano negli anni.
L’amministrazione di allora investiva soltanto sul Santa Lucia, che era appunto lo stadio di punta, il più bello e il più curato.
Efisio Stara non si limitava al suo ruolo di dirigente.
Efisio Stara è ricordato con affetto e riconoscenza da tutti gli sportivi dell’epoca perché viveva per quel campo e per i ragazzi, bambini e adulti che lì giocavano.
Era colui che portava e installava un treppiede con luci sopra gli spogliatoi per far allenare i portieri; metteva recinzioni; delimitava il campo; livellava il terreno di gioco; portava l’acqua; innaffiava il campo perché non fosse polveroso; raddrizzava il campo, a mano, con il rastrello; comprava i completi e le scarpette ai ragazzi che non potevano permetterselo.
Era colui che quando pioveva a dirotto bucava il terreno con martello e scalpello per far defluire l’acqua più velocemente e la sera prima si faceva il giro delle falegnamerie per recuperare segatura da spargere di fronte alle porte una volta eliminate le pozzanghere.
Arrivava al campo imperturbabile e fiero con dei sacchi enormi di segatura con il suo motorino SI della Piaggio bianco
Tutti lo ricordano con il suo Si Piaggio bianco e con lo stuzzicadenti tra le labbra.
Accompagnava i ragazzi a fare le visite mediche, si assicurava che gli spogliatoi fossero puliti, che avessero acqua da bere e un campo degno su cui giocare.
Ha smesso solo nel 1996, quando purtroppo è venuto tragicamente a mancare.
Da subito la mancanza di Efisio Stara si è sentita forte. Tanto che a seguito di questo inaspettato lutto, nella consapevolezza della dedizione e dell’impegno profuso da Efisio per la collettività Asseminese, il sindaco Luciano Casula commissionò e fece installare la sua statua al Coghinas, come segno di gratitudine e di riconoscenza.
“Ci è sempre parso ovvio, e mai messo in dubbio o in discussione, e sicuramente mai passato per la mente che si potesse in qualche modo o in qualche altro secolo destinare quel campo ad una persona diversa da Efisio Stara.
Forse non c’è stato in questi 28 anni un atto ufficiale che intitolasse il campo Coghinas ad Efisio Stara, ma reputiamo che possa essere l’unico modo per restituire un po’ di affetto e riconoscenza ad Efisio Stara e alla sua memoria.
Oggi che si è deliberato perché proprio quel campo venga intitolato al mitico Gigi Riva vi chiediamo di fare un passo indietro.
Vi chiediamo esclusivamente di rendere il Coghinas a chi l’ha plasmato con le proprie mani e amato come fosse un figlio suo”.