Assemini, ex maresciallo disperato lasciato senza pensione: “Tutta colpa del conto trasferito dalla banca alle poste”

Antonio Caro, 83 anni, ha servito lo Stato per decenni. A luglio chiude il conto dell’Unicredit e, dopo due mesi e mezzo, attende ancora i suoi soldi: “Ho fatto un semplice passaggio, la pensione di 1800 euro di luglio non si sa dove sia finita. Ho spedito pure tutti i miei dati all’Inps, ma non c’è stato nessun saldo: chi può mi aiuti”


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Un semplice passaggio burocratico si trasforma in un’odissea per un pensionato di Assemini. Antonio Caro, 83 anni, ex maresciallo, da luglio sta combattendo per ricevere la sua pensione. Ha macinato chilometri per raggiungere vari uffici e firmare tanti fogli che però, sinora, non sono serviti a risolvere il problema. L’anziano, ormai, è esasperato: “E non nego che intendo rivolgermi alle Forze dell’ordine. Ho servito lo Stato per decenni, ora che dovrei riposarmi mi trovo costretto a dover lottare per far valere quello che dovrebbe essere un diritto acquisito, cioè avere la pensione”. Tutto inizia ai primi di luglio: “Avevo deciso di fare un passaggio di conto, chiudendo quello alla banca Unicredit e affidandomi alle Poste. La pensione di agosto e quella di settembre sono arrivate, quella di luglio invece sembra sparita nel nulla. Anzi, è sparita nel nulla, nel senso che non so proprio dove sia finita”.
“Mi sono rivolto al direttore della banca, grazie a un Caf di Uta ho spedito tutti i miei documenti all’Inps, la funzionaria mi aveva detto che entro un paio di giorni tutto sarebbe stato risolto, ma invece sono ancora a secco”, racconta l’uomo. “In banca ho firmato tanti fogli, anche lì mi hanno promesso che la vicenda si sarebbe risolta in poco tempo. E un funzionario delle Poste mi ha rimandato all’Inps per chiedere chiarimenti. Li ho chiesti, non è però ancora cambiato nulla. Chi può fare qualcosa mi aiuti”.


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