Ancora disagi nei treni sardi : Utp Sardegna denuncia

Orari inadeguati e disservizi


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Da questa settimana in Sardegna è entrato in vigore il nuovo orario ferroviario nel quale, a causa di un taglio del 5% dei fondi stanziati dalla Regione (pari a due milioni e mezzo di Euro), molte corse sono state soppresse creando enormi disagi ai sardi. In estate i disagi saranno ancora maggiori perchè altri treni verranno soppressi dal 12 giugno con un prevedibile danno anche al turismo.

Dallo scorso giugno, quando la giunta Pigliaru aveva fatto attivare l’orario dell’orario cadenzato (con treni che partono sempre allo stesso minuto di ogni ora sulla linea Cagliari-Oristano), il servizio dei trasporti pubblici era migliorato e sempre più persone stavano usando il treno anzichè l’auto per recarsi al lavoro o all’€™aeroporto di Elmas.

Il minor traffico automobilistico dava benefici in termini di tutela dell’€™ambiente, di qualità della vita e di incidentalità : da metà giugno c’era stata una riduzione degli incidenti nel Campidano e una riduzione della mortalità di ben 10 persone rispetto allo stesso periodo del 2013.

Ogni morto in incidente stradale, oltre al dolore incommensurabile per le famiglie, comporta costi sociali per un milione e mezzo di Euro. L’anno scorso c’è stata una spesa di 162 milioni di Euro, che per quest’anno supera già i 140 milioni. A questo si somma il costo dei feriti, che, in caso di invalidità permanente, supera il costo dei decessi.

I nuovi autotreni Pendolino accorcerebbero notevolmente i tempi di percorrenza, ma già gli attuali Minuetto (grazie alla bretella che evita l’inversione a Chilivani) permettono di collegare Cagliari e Sassari in 2 ore e 54 minuti. Inspiegabilmente esiste però un solo treno per senso di marcia che abbia questa percorrenza, mentre gli altri quattro collegamenti arrivano ad impiegare 3 ore e 35 minuti per Sassari e 3 ore e 59 minuti per Olbia costringendo i viaggiatori a effettuare anche 2 cambi.

E’€™ facile intuire che questi tempi di percorrenza non sono competitivi con l’€™auto, e che i cambi, compresi quelli, evitabili, ad Oristano, non fanno che recare ulteriore disagio.
Alla delusione per la mancata attivazione del servizio metropolitano Cagliari-Decimo con frequenza di almeno 15/20 minuti e per la mancata inaugurazione della metropolitana per il Policlinico entro settembre, si aggiunge quella per il fatto che le affermazioni dell’Assessore Regionale ai Trasporti Dott. M. Deiana in merito all’immissione in servizio dei nuovi autotreni Pendolino entro l€’autunno e il biglietto unico tra Trenitalia, CTM ed ARST non hanno avuto seguito. Nei giorni precedenti il 1° ottobre l’Assessore Deiana ha dichiarato che a partire da quella data sarebbe stato disponibile il biglietto unico, mentre invece sono stati istituiti due distinti abbonamenti, uno Trenitalia/CTM e l’altro ARST/CTM.

Con questa politica la messa in servizio dei Pendolino ben pochi vantaggi potrà portare, dato che a causa di questi tagli molti pendolari hanno acquistato un€’auto nuova proprio per viaggiare e difficilmente la terranno ferma.
Gli sprechi di denaro pubblico invece non sono stati eliminati: la Regione Sardegna continua a finanziare gli inutili doppioni su gomma dell’€™ARST tra Cagliari e Sassari, con tempi di percorrenza superiori di 50 minuti al treno, quelli tra Sassari e Olbia e quelli tra Cagliari e l’€™Aeroporto.
Un’€™inconcepibile spesa sostenuta dalla Regione è l’affitto al canone di 1.135.000