Alessandra di San Sperate, fisioterapista in crisi: “Senza lo stipendio dell’Aias niente master per mio figlio”

Ha 52 anni e da decenni fa la fisioterapista al centro Aias di Monastir, Alessandra Mossa: “Mancano all’appello almeno dieci mensilità, mio marito lavora ma senza il mio stipendio facciamo rinunce su rinunce. Impossibile anche andare a mangiare al ristorante”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Alessandra Mossa, 52enne di San Sperate, è una delle lavoratrici dell’Aias che hanno scelto di manifestare davanti alla prefettura di Cagliari. Il lamento principale è uno: gli stipendi in ritardo: “Dieci mensilità, da poco ho ricevuto l’ottanta per cento della paga di gennaio, ma all’appello mancano molti soldi. Ho un contratto indeterminato, lavoro trentasei ore alla settimana. Sono sposata e ho due figli che purtroppo fanno l’Università, ci sono quindi delle spese importanti”, afferma la Mossa. “Uno stipendio sicuro entra in casa, manca però il mio, e allora dobbiamo fare tante rinunce. Avrei voluto pagare il master ad uno dei miei due figli, ma sono cifre importanti e non lo posso fare”.
“Senza la tranquillità dello stipendio mensile non posso fare molte cose”, spiega la fisioterapista, “niente ristorante o pizza fuori casa, mi limito alle spese quotidiane”.