Un’Italia tutta zona arancione o rossa per scongiurare una terza ondata di contagi legata al Coronavirus. Il Governo Conte ci pensa, soprattutto dopo le immagini arrivate da tante città nell’ultimo weekend, con folla ovunque per le strade e nei negozi per lo shopping di Natale. Ieri sera il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha detto, qualche ora fa, di avere “l’impressione che potrebbe arrivare nelle prossime ore, nei prossimi giorni, qualche restrizione ulteriore in questo Paese perché i contagi stanno tornando un po’ a risalire”. Troppa gente in giro, oggi ci sarà un vertice tra Governo e esperti del Cts, poi la decisione finale.
E dunque in attesa che ci sia un confronto questa mattina con il Cts e con il ministro dell’Interno Lamorgese l’orientamento è quello di applicare le misure previste nelle zone rosse e arancioni anche per le regioni gialle nei giorni festivi, come riporta l’Agi. Possibili quindi dieci giorni di chiusure dei negozi, anche se l’ala meno ‘rigorista’ dell’esecutivo spinge, per esempio, sulla necessità di tenere aperti i ristoranti a pranzo. Il ‘modello Merkel’ nei giorni critici verrà valutato dopo il report dei tecnici ma è obbligatorio – scandisce un ministro – evitare la terza ondata. Sugli spostamenti, invece, potrebbe arrivare un allentamento tra i piccoli Comuni, con spostamenti consentiti entro i 30 chilometri. E si pensa anche a un coprifuoco anticipato, sempre nei giorni clou, alle venti.












