“Ancora un indegno tentativo da parte del Gestore Unico del SII sardo, Abbanoa, di presentare agli utenti “notizie” con una visione distorta e ingannevole della realtà per indurli a fare scelte (pagare i conguagli regolatori) che altrimenti non farebbero”, commenta così Adiconsum il comunicato diffuso da Abbanoa dopo l’ultima sentenza del tribunale di Nuoro sui conguagli.
“Notizie divulgate da numerosi organi di informazione regionale, modulate su un più che fuorviante comunicato emesso dall’Ufficio Stampa del Gestore idrico, nel quale, tra l’altro, si spiegano i “..perché i conguagli regolatori sono legittimi” e i “perché non hanno fondamento le contestazioni sulla retroattività“. Notizie destituite di ogni fondamento, non corrette, fuorvianti ed ingannevoli”
Adiconsum sottolinea che il reclamo proposto da Abbanoa S.p.A. non è stato affatto accolto tant’è vero che con l’Ordinanza collegiale è stato confermato: 1) l’ordine impartito ad Abbanoa s.p.a. di astenersi dall’inviare agli utenti “preavvisi di distacco e sospensione della fornitura” riguardanti le somme a titolo di “conguagli partite pregresse 2005-2011” e 2) l’ordine di cessare ogni attività di riscossione coattiva connessa e conseguente alla richiesta di pagamento delle somme pretese a tale titolo.
Il Tribunale, aggiunge l’associazione, ha inoltre ordinato la pubblicazione del dispositivo dell’ ordinanza su “La Nuova Sardegna” e l’”Unione Sarda”, per un giorno di domenica entro 20 giorni dalla comunicazione del provvedimento ed ha anche stabilito l’attuazione immediata di quanto ordinato nei punti precedenti, confermando 516 euro di sanzione per ogni violazione di quanto sopra disposto.
E’ pur vero che il Tribunale ha rimosso l’ordine, in precedenza dato ad Abbanoa , di astenersi dal fatturare i Conguagli Regolatori (peraltro già ampiamente fatturati nel corso del 2016), ma ciò ha fatto soltanto “per ragioni di ordine processuale legate alla natura del procedimento di natura cautelare. Resta ferma tuttavia l’affermazione della illegittimità della pretesa. Nel corpo dell’ordinanza, infatti, il Tribunale, confermando il proprio provvedimento del 26 gennaio 2018, ha espressamente affermato l’illegittimità dei Conguagli Regolatori pretesi da ABBANOA. Sul punto il Tribunale di Nuoro si esprime in termini estremamente chiari: “…la quantificazione del conguaglio…..si risolve nell’introduzione di una tariffa integrativa retroattiva su consumi effettuati negli anni precedenti, che appare illegittima sia per violazione del principio di irretroattività degli atti amministrativi, sia per violazione…….del principio di affidamento e della regola della buona fede nell’esecuzione del contratto. Quindi altro che conguagli legittimi. In buona sostanza la facoltà di emettere fattura non significa affatto diritto di esigerne il pagamento”.
Adicunsum minaccia di portare Abbanoa in tribunale. “Nel comunicato stampa del Gestore, l’azione svolta da Adiconsum, ossia la tutela dei diritti dei consumatori, è oggetto di un ennesimo attacco di chiaro contenuto diffamatorio che non potrà passare inosservato e non varrà certo ad indurre l’Associazione a desistere dall’esercizio di ogni azione istituzionale utile per il perseguimento del suo fine istituzionale: la tutela dei consumatori.
Contenuti diffamatori che saranno oggetto di specifica denuncia alla Procura della Repubblica competente”.











