Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
È stato approvato quasi all’unanimità (99.71% dei voti favorevoli, 0,29% astenuti, nessun voto contrario su un totale di oltre l’85 per cento di azionisti presenti) il bilancio 2023 diAbbanoa presentato dal Consiglio d’Amministrazione composto dal presidente Franco Piga, l’amministratore delegato Salvatore Ledda e la consigliera Daniela Sacco. Il via libera è arrivato questa mattina dall’assemblea degli azionisti (Regione e 342 Comuni soci) convocata nella sala conferenze del T-Hotel a Cagliari. All’unanimità, gli Azionisti hanno deciso di rinviare le nomine che erano all’ordine del giorno di oggi: nuovo CdA e presidente, Collegio dei sindaci e Revisore legale. Fino a metà settembre potrà rimanere in carica per l’ordinaria amministrazione il CdA uscente.
Bilancio positivo
L’esercizio del 2023 chiude con un risultato positivo di 1,724 milioni di euro e un margine operativo per 34,55 milioni di euro. L’esercizio del 2022, pur con un margine operativo positivo di oltre 13,73 milioni di euro, si era chiuso con un risultato negativo di circa 11 milioni di euro. Prudenzialmente, l’Azienda aveva proceduto alla svalutazione di crediti per imposte anticipate (Ires e Irap) che avrebbero potuto non essere recuperabili ragionevolmente nell’arco temporale residuo sino al termine della convenzione d’affidamento del Servizio idrico integrato (31 dicembre 2025) e dalle imposte di esercizio. Il risultato “ante imposte” risultava infatti positivo per 721mila euro.
Margine operativo
Anche per il 2023 i costi operativi risultano a livelli inferiori al 2002 (239,06 milioni di euro rispetto ai 260,86 milioni dell’anno zero del Piano d’Ambito a moneta corrente) ed è stato raggiunto un margine operativo di esercizio (sottraendo i costi operativi ai ricavi da vendita) positivo per 34,55 milioni, con una differenza significativa rispetto all’esercizio 2002, quando, con la somma delle precedenti gestioni, il margine operativo di esercizio risultava in perdita per 66,5 milioni di euro.
Le infrastrutture
Abbanoa gestisce 46 grandi acquedotti lunghi complessivamente 4.300 chilometri, 7.700 chilometri di reti idriche urbane, 360 impianti di depurazione fognaria, 6.600 chilometri di reti fognarie, 1.800 impianti di sollevamento e 46 potabilizzatori. Questi ultimi producono oltre 223milioni di metri cubi d’acqua potabilizzata all’anno, utilizzata dai clienti di tutta la Sardegna i cui scarichi fognari vengono successivamente depurati sempre da Abbanoa per essere restituiti all’ambiente.
Gli investimenti
L’esercizio 2023 conferma il ruolo fondamentale di Abbanoa negli investimenti in Sardegna con importanti ricadute per l’economia isolana. Sono state indette 97 gare per quasi 223milioni di euro e aggiudicate 89 per un valore complessivo di 199milioni di euro: di queste, in gran parte sono state assegnate a imprese sarde in forma singola oppure in raggruppamenti temporanei d’imprese o di professionisti. “La crescita più evidente è stata soprattutto nelle gare per lavori e in particolare quelle dedicate all’efficientamento delle reti idriche: sono state indette 26 procedure legate ai Fondi di Sviluppo e Coesione “FSC” e aggiudicate 24 nei primi sei mesi dell’anno. Un impatto rilevante ha avuto anche la gara da 42 milioni di euro finanziata con i fondi PNRR. Sempre con i fondi del PNRR sono state aggiudicate tre gare per circa 35milioni di euro destinati al sistema fognario e depurativo.
Risparmio idrico
L’attività di efficientamento e lotta alle perdite idriche svolta da Abbanoa ha già consentito negli ultimi anni di ridurre sempre più la quantità d’acqua prelevata, trattata e distribuita in rete: dai 272 milioni di metri cubi immessi in rete nel 2013 si è passati ad appena 223 milioni di metri cubi nel 2023 con una diminuzione di ben 49 milioni di metri cubi in dieci anni.
Ricavi e fatturato in crescita
Negli ultimi anni Abbanoa ha rivoluzionato completamente la rilevazione dei consumi delle utenze. Sono ormai a regime le letture certificate tramite palmari elettronici e la fatturazione esclusivamente a saldo che hanno raggiunto il 90 per cento del totale. La certificazione dei dati, inoltre, è garantita tramite l’innovativa tecnologia informativa “blockchain”. Nel 2023 risultano attive 739.058 utenze con un aumento di circa 10mila utenze dovute soprattutto all’acquisizione del servizio nel Comune di Capoterra in precedenza con gestione autonoma. Le fatture emesse in un anno sono state oltre 2 milioni 273mila con un importo medio di 162 euro. Il fatturato è stato di 374,8 milioni di euro. Calano i reclami, passati da 32mila nel 2010 ad appena 21mila nel 2023 (pari a circa l’uno per cento delle fatture emesse).