Abbanoa, depuratore Is Arenas: sit in operai per la strada gruviera

La Ugl Chimici al fianco dei lavoratori di Acciona Agua del depuratore di Is Arenas a Cagliari per le condizioni disastrose della via d’accesso all’impianto


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Protestano una trentina di operai per le condizioni disastrose delle strade di accesso all’impianto che danneggiano i propri autoveicoli ed avvolte causano infortuni in itinere. La Ugl Chimici questa mattina ha organizzato un sit-in di protesta dei Lavoratori di Acciona Agua s.a., davanti al Depuratore di Is Arenas, per segnalare lo stato di completo abbandono delle strade interne al Parco di Molentargius, soprattutto quelle percorse dai Lavoratori giorno e notte, estate e inverno, per il raggiungere il proprio posto di lavoro.  

“Sono pochi i luoghi di Cagliari – sostiene Piergiorgio Piu, Ugl – capaci di esercitare un fascino così intenso come quello delle saline, dello stagno e della spiaggia del Poetto. I canali, gli argini, le strade, i cumuli di sale e le vasche di evaporazione formano un paesaggio suggestivo che afferrava già i viaggiatori che fra Ottocento e Novecento giungevano in città. Stiamo Parlando del Parco di Molentargius, all’interno del quale si estende l’area definita dai tecnici “zona riservata a tecnologie speciali”, assegnata al Depuratore Consortile di Is Arenas”.

L’IMPIANTO. Il depuratore di Is Arenas, ai primi posti in Italia per capacità di depurazione, serve oltre al capoluogo sardo altri 8 comuni dell’hinterland, una fascia costiera di 20 km ed una popolazione di circa 380 mila abitantiguida la classifica delle città per capacità di depurazione. Il depuratore in capo al Gestore Abbanoa spa, è gestito dall’Azienda Acciona Agua s.a. con oltre 30 addetti, che si alternano nelle 24 ore per garantire un servizio di depurazione che, a detta degli studi commissionati da Legambiente (gli ultimi dati sono del novembre 2016) risulta essere classificato fra i migliori d’Italia. Purtroppo accedervi non è semplice, le strade di accesso sia da Cagliari che da Quartu Sant’Elena, sono decisamente “impercorribili”.

LE BUCHE. «Le strade “incriminate” – viene segnalato dai Lavoratori addetti all’impianto di depurazione – sono quelle all’interno del Parco di Molentargius, che vengono giornalmente percorse da decine di persone, oltre noi che tutti i giorni ci rechiamo sul posto di lavoro vi sono numerosi fornitori, tecnici di vari Enti, scuole in visita all’impianto». Senza contare i numerosi fruitori (bichers, runners o semplici camminatori) del polmone verde offerto dal Parco. Le condizioni in cui versa il nastro sterrato ormai obsoleto, lo rendono assai pericoloso da percorrere. Infatti, in particolare nella stagione invernale, è un’alternarsi di buche di varie dimensioni, più o meno profonde; inoltre non vi è una protezione laterale per cui nei punti sopraelevati diventa pericoloso transitarvi.

I VINCOLI. Questa strada è oggetto di vincolo ambientale per la tutela del Parco e pare non possa essere asfaltata, per non interferire sugli spostamenti dell’avifauna che, comunque si susseguono giornalmente indisturbati tra lo stagno di Santa Gilla e quello di Molentargius, indifferenti al fatto di sorvolare strade asfaltate. Molte richieste per avere una strada percorribile sono state fatte ai vari Enti interessati (Provincia, Comune di Quartu, Comune di Cagliari, Regione, Abbanoa, Parco del Molentargius, Vigili Urbani di Quartu) sia verbalmente sia tramite mail certificata senza aver mai ottenuto nemmeno una risposta, se non la promessa verbale di una manutenzione biennale  che non dura che qualche giorno in quanto consta nel solo riempimento delle buche e nel passare un rullo sulla nuova terra.   

LA SICUREZZA. Il sindacalista  dell’UGL Chimici, Franco Cabras, ha raccolto le rimostranze dei Lavoratori per tramite la sua Rappresentanza sindacale aziendale, si rende promotore di una battaglia per la risoluzione di questo annoso problema andando ad interpellare le Amministrazioni dei Comuni di Cagliari e Quartu Sant’Elena ed i rispettivi Sindaci, per capire di chi sia la competenza per la manutenzione di dette strade interne. Si parla di Parco, si incentivano le visite allo stesso e all’impianto di depurazione di Is Arenas, ma non si riesce a creare una strada che permetta di raggiungere, in maniera dignitosa e soprattutto in sicurezza, senza rischiare le proprie autovetture e, perché no, la salute che i continui sballottamenti mettono in serio rischio i malcapitati.


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