A Quartu campo estivo gratis per 200 bimbi: un mese tra giochi e laboratori anche per disabili

Il Comune mette 40mila euro, per tutto luglio in campo educatori e assistenti nelle scuole con giardino di via Palestrina e Bellavista. L’assessora comunale Cinzia Carta: “Non tutti riescono a garantire un servizio gratuito, così veniamo incontro a tante famiglie che non possono permettersi di pagare almeno 400 euro a settimana”


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Un mese di giochi, laboratori e socializzazione, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:30, nell’istituto Porcu-Satta di via Palestrina e nel numero 6 di via Is Pardinas a Flumini di Quartu. La terza città della Sardegna conferma i campi estivi grazie a 40mila euro messi sul piatto e all’accordo trovato con la cooperativa “Cemea della Sardegna”. Spazio per duecento bimbi, servizio sicuro anche per i giovanissimi disabili dai sei ai tredici anni: i campi, le cui iscrizioni sono scadute lo scorso ventuno giugno, sono a disposizione di tutti i bimbi che risultano sia residenti sia studenti nella terza città sarda. Previsti giochi da tavolo, attività ludiche di movimento, laboratori di costruzione con legno, stoffa, argilla, carta e cartone. I gruppi saranno costituiti per fasce d’età omogenee. Una vera e propria novità, non sono infatti tantissimi i Comuni che possono permettersi di imbastire un centro estivo gratuito. L’unico pagamento richiesto alle famiglie sono 6 euro come spese di assicurazione per ogni minore che risulta iscritto.

 

“I cortili delle scuole saranno utilizzati come se fossero dei villaggi turistici, per tenere sempre coinvolti i bambini”, spiega l’assessora comunale alla Pubblica Istruzione, Cinzia Carta. “Ormai, una settimana di campo estivo costa non meno di quattrocento euro, tante famiglie come l’anno scorso non vedevano l’ora che fosse confermato il servizio. E, se possibile, lo amplieremo anche alla prima settimana del mese di agosto. È importante rimarcare che si tratta di campi estivi aperti a tutti, anche ai bambini disabili che avranno la garanzia di essere sempre seguiti e aiutati in tutto dagli educatori e dagli esperti dell’associazione che si è aggiudicata il bando, la Cemea”.