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Da mesi il clima che si respira in città è diventato pesante come le parole digitate attraverso la tastiera del pc o dello smartphone, quelle che hanno interessato chi, per passione e volontà, si è messo in gioco per il bene della città. Da sinistra a destra, dalle liste civiche ai candidati sindaco, nessuno escluso: una campagna d’odio mirata all’offesa personale che, a volte, ha tirato in ballo anche i familiari dei candidati. Una “vergogna” senza precedenti a tal punto che Picciau ha deciso di intervenire attraverso la giusta sede per placare l’amara volontà di chi non sa confrontarsi civilmente. Attraverso la sua pagina facebook, la dottoressa, che ogni giorno lotta tra le corsie dell’ospedale oncologico affianco ai guerrieri per sconfiggere il male nero, ha pubblicato i messaggi ricevuti in posta privata: attraverso un’ortografia tutta da decifrare, frasi di disprezzo e insulti sono stati rivolti alla donna pochi minuti dopo lo spoglio delle prime schede avvenuto lunedì. “Direi che le foto si commentano da sole! Ci penserà la polizia postale… a te a tutti gli odiatori che hanno trasformato la campagna elettorale in uno spettacolo indecoroso” sono le parole comunicate da Picciau. Grande solidarietà verso la candidata a sindaco che, per una manciata di voti, non è diventata primo cittadino: affetto e stima sono stati espressi da decine di persone in poche ore, un segno palpabile ed evidente che la parte buona di Monserrato, la maggiore, si schiera nettamente contro i leoni da tastiera e rinnega chi ha trasformato una semplice campagna elettorale in un campo di battaglia.