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Mohamed Serour, titolare de “La Marinella”, non ha parole per quel che definisce un’assurda vicenda: “Ce l’hanno fatta – dice amareggiato – oggi ci hanno messo i sigilli perché il Comune di Quartu ci accusa di abusi edilizi. Ma ci sono tante anomalie, noi paghiamo anche le tasse su quelle cubature definite non a norma, così stanno ammazzando soltanto la nostra attività commerciale e chi ci lavora”.
Per ora bar, caffetteria e tabacchi rimangono aperti, ma si lavora a ranghi ridotti, con la diminuzione del personale. Malumore, disagi, rabbia e amarezza: manca il dialogo ta commercianti e uffici competenti – lamentano dalla Marinella – tutto da quando un anno fa la gestione è passata nelle mani dell’egiziano, Mohamed.
Alla fine, il nucleo Controllo Attività produttive della polizia municipale di Quartu, ha apposto i sigilli in quelle aree riservate alle sale, con tanto di sedie e tavolini, ritenute “abusive”. Una paventata mazzata preannunciata qualche giorno fa dallo stesso gestore del locale sul litorale quartese: “Presenteremo immediato ricorso al Tar con richiesta di sospensiva – fanno sapere dallo studio legale Antonio Gaia – la cosa alquanto strana è che il nostro cliente Mohamed sta pagando da tempo anche le tasse su quelle parti ritenute da loro abusive, ciò che abbiamo riscontrato è la totale assenza di dialogo con gli uffici competenti. Questo sarà unicamente un danno – prosegue il legale di Mohamed – perché la proprietà dovrà ridimensionare le unità lavorative, con i disagi per le famiglie che si troveranno in ginocchio. Noi adesso procederemo con i dovuti ricorsi, cercheremo di fare ampia chiarezza anche in altrettante sedi su tutta la confusione burocratica di quella zona”.
LA QUERELLE. Il grido d’allarme è del gestore dello storico locale di Quartu, Mohamed Serour, seriamente preoccupato per una burocrazia che definisce assurda: “Oggi il Comune di Quartu si accorge che ci sono abusi edilizi – dice – non è cambiato nulla rispetto al passato, 40 anni fa da che esiste la struttura, dal dicembre 2015 ho in mano io l’attività di bar e ristorante, ricevo accuse per abusi edilizi ma le tasse vengono comunque calcolate sulla cubatura esistente che però viene dichiarata non a norma. Ci sono in ballo una settantina di persone che hanno famiglia, hanno debiti e spese durante il periodo di alta stagione. Noi abbiamo tutto l’interesse come stiamo già facendo di adeguare e sanare debiti pregressi, ma qui le Istituzioni ci stanno mettendo in ginocchio. Perché succede questo – accusa Mohamed – forse sto dando fastidio perchè sono egiziano”?
“Mi hanno chiesto di chiudere le sale esterne – prosegue Mohamed – arriviamo in totale quasi 500 posti a sedere tra caffetteria, bar, ristorante, da diversi anni la vecchia gestione-proprietà non pagava nemmeno le tasse, mi sono accollato tutti i debiti regolarizzando tutti questi anni con delle rate concordate e ora – sostiene il titolare della Marinella è arrivata questa mazzata che manderà a casa tutti i nostri lavoratori, perché le spese sarebbero impossibili da sostenere. Chiediamo ai politici, al sindaco, agli amministratori locali di aiutarci, dateci la possibilità di sanare ma non fateci chiudere”.