Trasporto scolastico a Laconi soppresso: le borgate si ribellano

Crastu , Su Lau e Santa Sofia, che distano dal paese di Laconi 7 , 4 e 13 km, senza scuolabus. Ecco le argomentazioni dei genitori


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Il trasporto scolastico da e per le Borgate di Crastu , Su Lau e Santa Sofia che distano dal paese 7 , 4 e 13 km, è stato soppresso.

La questione era in discussione dallo scorso mese di luglio quando il sindaco ha comunicato che, per mancanza di risorse, indendeva sopprimere il servizio e dare alle famiglie interessate un rimborso spese per effettuare il servizio in proprio. Dopo più di vent’anni dalla soppressione dei plessi scolastici di Crastu e Santa Sofia e dall’istituzione del servizio di trasporto tramite scuolabus comunale per i ragazzi residenti delle borgate e dalle zone periferiche del paese, la neo amministrazione ha tagliato un servizio indispensabile a favore delle le borgate.

Le famiglie hanno da subito manifestato tutta la loro contrarietà e spiegato le difficoltà reali che ne sarebbero conseguite. Da qui è scaturita una lettera al sindaco , che sottolinea ancora una volta la difficoltà delle famiglie a garantire una normale frequenza scolastica, motivo questo che conduce a rifiutare i voucher come soluzione valida. Un padre di famiglia non può essere messo in condizione di scegliere se andare a lavorare o accompagnare il proprio figlio a scuola.

In questi mesi sono state interpellate tutte le istituzioni regionali, dal Presidente Pigliaru all’assessore Firino con la Seconda e la Quarta Commissione Regionale, la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico regionale e il presidente della Comunità Montana di Isili. E’ stato così possibile portare in discussione la modifica dei criteri del bando regionale sui contributi straordinari per i plessi soppressi con il riconoscimento della specificità delle borgate.

Lo scorso 28 settembre in occasione dell’assemblea pubblica indetta dai gruppi consiliari di insieme per Laconi è stata promossa una petizione popolare per il ripristino del servizio . Il risultato è stato inatteso e sorprendente: 539 sottoscrizioni per difendere con tutta la forza possibile il diritto dei bambini di frequentare la scuola . 539 firme che dimostrano un’attenzione particolare verso i bambini e verso un servizio che non deve essere cancellato. “Troppo semplice- è stato sottolineato- chiedere ai genitori di svolgere un servizio che la legge prevede in capo ai comuni e liquidare la questione con ” non ci sono risorse” . La regione, del resto, interviene con risorse per il diritto allo studio e le funzioni scolastiche già attraverso il fondo unico. È compito di una amministrazione attenta destinare la quota necessaria perché questo venga garantito”.