Cagliari, volontari e migranti puliscono Piazza Matteotti

I volontari dell’associazione l’Aquilone insieme ai migranti armati di rastrelli e sacchi della spazzatura hanno pulito piazza Matteotti, Don Carlo:” Sono stati entusiasti di partecipare, di essere coinvolti in attività utili. Aspettano solo che qualcuno dia loro un’opportunità. L’accoglienza è anche questo”


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Si sono dati appuntamento lunedì sera, in piazza Matteotti, i volontari dell’associazione Aquilone di Cagliari, armati di guanti, rastrelli, mascherine e sacchi della spazzatura per dare dignità alla piazza e a chi purtroppo negli ultimi mesi è costretto a dormirci: i migranti.
 
L’Associazione l’Aquilone fondata nel 1989 da Don Carlo Follesa in collaborazione con il Comune di Cagliari, è un’importante realtà che nel silenzio si muove ogni giorno a titolo esclusivamente volontaristico per le vie della città. Attraverso una perfetta fusione tra volontariato e professionalità si mette in moto per offrire un aiuto concreto ai concittadini meno fortunati, in particolare senza tetto o tossicodipendenti, e le centinaia persone che arrivano dal mare con mezzi di fortuna, in cerca di un futuro.
 
“E’ stato naturale per i nostri ragazzi coinvolgere i migranti costretti a vivere abbandonati in una piazza. Loro sono stati entusiasti di collaborare. Aspettavano solo che qualcuno desse loro un’opportunità di fare qualcosa. Di lavorare” racconta Don Carlo. In due giornate hanno rimesso a nuovo la piazza, raccolto rifiuti, le foglie cadute dagli alberi e chi più ne ha più ne metta. Il “bottino” della due giorni sono stati due camion, ora si spera che diano seguito gli spazzini a rendere decorosa la piazza. 
 
“E’ stato un bel momento vederli così disponibili, mi toglievano i rastrelli dalle mani. Volevano pulire loro – prosegue Don Carlo- Queste persone sono lì che attendono, non hanno risposte, non sanno cosa ne sarà di loro; è chiaro che quando vengono mandate in posti sperduti scappano. Ma cosa devono fare? Anche io lo farei. Loro vorrebbero partire, sanno bene che qui non c’è futuro, desiderano andare dove possono costruirsi un futuro, A mio avviso sono anche troppo bravi. E’necessario creare opportunità per loro, e per tutte quelle che hanno bisogno di aiuto, questo bisogna fare. Le parole non bastano”. 
 
(foto gentilmente concessa da Daniela Muggianu)
 


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