Studenti universitari sul piede di guerra, le proteste non si placano. “Con la “riapertura” del servizio mensa, ancora una volta ci sentiamo presi in giro dall’ERSU – denunciano – Dal primo luglio, stando a quanto comunicato dal sito ufficiale, il servizio ci verrà infatti erogato in formato da asporto, presso la mensa di via Trentino, l’unica che per il momento riaprirà e verrà usata soltanto come punto di ritiro.
“Nel menù pubblicato sul sito, è previsto soltanto pane, cibo in scatola e affettato preconfezionato, in violazione alle più basilari regole di sana alimentazione, mentre le cucine delle case – secondo quanto ci è stato finora comunicato – saranno chiuse in conformità dei protocolli proposti dall’ente ad ATS – dichiarano in una nota gli studenti. Ad oggi, 30 Giugno, sono ancora sconosciuti i tempi e le modalità di rientro nelle Case dello Studente, né ci sono notizie sull’indennizzo richiesto per rimborsare i canoni affitto già detratti e anticipati, mentre i lavoratori delle mense restano a casa senza lavoro e senza stipendio.Chiediamo che l’ente ponga fine a questa ennesima farsa! “A nome di tutti gli studenti universitari, chiediamo che questo Consiglio d’Amministrazione, a cominciare dal suo Presidente, presenti le proprie dimissioni, ammettendo la propria incapacità a risolvere i nostri problemi e a tutelare i nostri diritti” concludono.











