Uber in Sardegna, cresce il fronte dei favorevoli. “Nuovi posti di lavoro per i giovani”

Il servizio di trasporto privato nato in America conquista fan anche nell’Isola. Nasce una pagina Facebook a supporto, “Uber Sardegna”. Il motivo? “Più scelta per cittadini e turisti e occasione per creare occupazione”


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Il servizio di trasporto privato nato in America conquista fan anche nell’Isola. Nasce una pagina Facebook a supporto, “Uber Sardegna”. Il motivo? “Più scelta per cittadini e turisti e occasione per creare occupazione”
In Italia sono ancora impresse nella memoria di molti le proteste a Roma, lo scorso febbraio, da parte dei taxisti, tutti uniti contro il Milleproroghe del Governo che avrebbe spianato la strada “all’arrivo di Uber”. I taxisti. Poi, però, ci sono il resto degli italiani, e i sardi. E, proprio nell’Isola, aumenta il fronte dei favorevoli al servizio di trasporto privato che, con una semplice app, mette in contatto immediato cliente e guidatore. Offrendo, nei fatti, un’alternativa ai taxi.
“In tutte le zone di villeggiatura della Sardegna il servizio taxi non è molto presente, questa estate tantissimi turisti sono rimasti appiedati la notte”, spiega Giovanni Tocco, 40enne insegnante di musica di Villasor, fondatore della pagina Facebook. “Uber in Sardegna sarebbe utilissimo, tanti giovani potrebbero lavorare, basta che posseggano un’automobile con i requisiti richiesti”. Bene, ma come la si mette con i tassisti? “Le proteste sono legittime, ma non si può pretendere che tutto il sistema si adegui a loro, soffocando sul nascere un’altra forma di servizio che, magari, ha pure una formula più vantaggiosa, sia per chi ne usufruisce sia per chi la propone”.