Il rischio estinzione e l’aumento di 1 euro a porzione? “Impossibile resistere ai ricci, allarme gonfiato”. E tra i box dei ricciai è un via vai continuo di piatti. “È il nostro unico lavoro, il blocco della pesca sarebbe una catastrofe”. Guardate il video
I cagliaritani non rinunciano a un piatto di ricci. Nei primissimi giorni di una stagione “azzoppata” – iniziata in ritardo e destinata a finire prima – la parola “estinzione” viene aggirata dai tantissimi che scelgono di fare la pausa pranzo tra i tavolini all’aperto posizionati dai ricciai nell’area di Su Siccu. Famiglie con bambini, impiegati in giacca e cravatta, studenti universitari: la clientela è mista, e c’è anche chi fa il bis. La polemica legata alla presenza sempre più rara dei ricci nei mari sardi sembra non arrivare, almeno all’inizio dei mesi “classici” di vendita dell’animale, sotto gli alberi di Su Siccu.
E poi ci sono loro, i ricciai. “Sei euro con vino e acqua, in ristorante si spende di più. Giusto pescare meno ma no al fermo biologico”, dice Lino Depau. “La stazione non è iniziata bene, troppa pubblicità negativa. In determinati periodi dell’anno si deve continuare a pescare il riccio”, afferma Marco Pisano. Altro ricciaio, Michele Puddu. “Lo stop alla pesca del riccio? Ok, ma solo in alcune zone, aprendone contemporaneamente altre. L’idea di un blocco totale è sbagliata”.










