“Troppi cantieri a Cagliari? Giusto così: i lavori cambieranno il volto della città per i prossimi 60 anni”

“Le alternative erano due”, spiega Antonello Floris, “non accettare i soldi dall’Europa e non fare i lavori, lasciando la nostra città con strade e piazze realizzate da oltre 40 anni. La seconda alternativa è quella che abbiamo intrapreso: sfruttare i fondi velocemente e realizzare progetti che cambieranno l’immagine della capoluogo. Sta succedendo così in altre realtà italiane ed europee”


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“Troppi cantieri? Giusto così: cambieranno il volto della città per i prossimo 60 anni”. Così Antonello Floris, capogruppo Fdi, replica a Fabrizio Marcello, il capogruppo Pd. L’esponente dem aveva attaccato la giunta Truzzu per i ritardi nei vecchi interventi in città e i lavori bloccati che sono andati ad aggiungersi a quelli più recenti finanziati con fondi europei post Covid. “Solita minestra da parte del capogruppo del Pd. Che i cantieri a Cagliari creino disagio è indubbio. Ne siamo consapevoli”, spiega Floris, “ancora una volta, però, dobbiamo rammentare che i lavori non potevano essere spalmati nel tempo, perché provengono da fondi di diversa provenienza: fsc, react eu, pnrr  tutti fondi con scadenze sovrapposte e che sono stati programmati progettati banditi  nel giro di due anni e che ora sono in esecuzione. In tre anni post Covid si è fatto molto riuscendo ad abbattere i classici tempi delle opere pubbliche in Italia, e soprattutto si è investito in progetti strategici per la città. Oggi sono in esecuzione  e saranno ultimati nei tempi previsti dai Programmi europei”.

Secondo il capogruppo del partito della Meloni le alternative erano due. “La prima. Non accettare i soldi dall’Europa e non fare i lavori, lasciando la nostra città con strade e piazze realizzate da oltre 40 anni e non tenere il passo delle grandi aree urbane europee. Basta alzare lo sguardo dalle nostre piccole cose per verificare che il tema “disagio-cantieri” è comune a tutte le amministrazioni, di centrodestra e di centrosinistra.

La seconda alternativa è quella che abbiamo intrapreso ed è quella giusta: sfruttare i fondi programmarli velocemente e realizzare progetti che cambieranno l’immagine della città per i prossimi 60 anni, con i conseguenti benefici di lungo periodo per tutti i nostri concittadini. Così come sta avvenendo in tutte le grandi città italiane ed europee. Basterebbe viaggiare un poco per vedere che è una realtà comune a tante città.

Ricordo inoltre”, aggiunge” al consigliere Marcello, che i finanziamenti Regionali perduti per la riqualificazione degli alloggi popolari a Sant’Elia, portano la data dell’anno 2015. Periodo in cui ad amministrare la città era il centrosinistra che in 4 anni non ha mosso un dito, non avendo idea di come investirli .

Noto un nervosismo da parte dei colleghi dell’ opposizione, dovuto sicuramente all’avvicinarsi delle elezioni Comunali, che sfocia in comunicati stampa mistificanti la realtà. Purtroppo Non sempre fare il giusto paga a livello elettorale”.


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