Prende così forma una più ampia strategia di sviluppo industriale e ambientale per il territorio. Un incontro, quello di ieri, organizzato da Ecoserdiana, alla Casa Museo, che ha riunito istituzioni, imprese e cittadini per un futuro più verde. Relatori come Laconi (Assessore all’Ambiente della Regione Sardegna), Caschili (Direttore Generale Ecoserdiana) e Argiolas (Presidente di Confindustria Sardegna Meridionale) per un “dialogo costruttivo che ci ha permesso di fare una panoramica dei percorsi intrapresi e di conoscere gli investimenti che l’Ecoserdiana porterà avanti per il futuro” spiega il sindaco Maurizio Cuccu.
Il sito di trattamento dei rifiuti di Serdiana ha ottenuto l’autorizzazione regionale per un’estensione della capacità di conferimento, anche se in misura inferiore rispetto a quanto inizialmente richiesto. L’ampliamento, considerato strategico per la continuità delle attività e la salvaguardia dei posti di lavoro, riguarda 170.000 metri cubi, contro i 190.000 richiesti inizialmente.
L’adeguamento autorizzato arriva a seguito della risoluzione di complesse questioni legate agli usi civici, superate grazie ad un inteso lavoro che ha visto direttamente impegnata l’amministrazione comunale di Serdiana. Questo passaggio permette di evitare l’interruzione delle attività del sito, garantendo, il rispetto dell’ambiente, stabilità occupazionale e continuità nel servizio offerto.
Nel frattempo, prende forma una più ampia strategia di sviluppo industriale e ambientale per il territorio, che prevede la realizzazione di un polo per il trattamento dei rifiuti speciali in località Macchiareddu. La nuova infrastruttura, destinata a diventare un punto di riferimento regionale, consentirà di gestire direttamente nell’isola materiali che attualmente vengono trasportati altrove con costi elevati per le imprese sarde.
Le istituzioni coinvolte sottolineano l’importanza di un approccio basato sull’economia circolare, con un ritorno positivo per le comunità sia in termini ambientali, economici ed occupazionali. In questo senso, si pensa anche all’istituzione di percorsi formativi, scuole ambientali, convegni e sportelli di consulenza per i cittadini, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei rifiuti e prevenire sanzioni.